Scordata: 21 luglio 1967

Muore Chief Lutuli

di Pier Maria Mazzola (*)

Il primo premio Nobel mai andato a un africano nero è quello del 1960 per la pace (assegnato però l’anno seguente). Il prescelto si chiamava Albert John Mvumbi Lutuli, e così suonava la motivazione: «Se la popolazione non-bianca del Sudafrica si risolleverà un giorno dalla sua umiliazione senza ricorrere alla violenza e al terrore, questo sarà, al di sopra di tutto, per il lavoro di Lutuli, il suo intrepido e incorruttibile leader». Lutuli ricevette il premio in uniforme di capo zulu e intonò seduta stante, nel bel mezzo dell’Università di Oslo, «Nkosi sikelel’ iAfrika» (“Signore, benedici l’Africa”) ora inno nazionale sudafricano.

Nato nel 1898 nella Rhodesia del Sud, oggi Zimbabwe – dove il padre, pastore protestante, si era recato come missionario – Albert John manterrà sempre il riferimento alla sua fede. Egli stesso per anni fu predicatore, mentre reclamava il diritto all’istruzione per tutti, bianchi e neri.

Scelto poi come chief – capo del gruppo zulu della terra dei suoi avi, nel Natal – dalla sua posizione si dedicò a lottare contro la segregazione razziale. Un soggiorno in India, in occasione di una conferenza missionaria internazionale, gli aprì gli occhi sulla nonviolenza. Eletto presidente dell’African National Congress nel 1952, lanciò varie campagne di disobbedienza civile. Venne arrestato più volte e messo al bando per lunghi periodi.

Chief Lutuli” morì il 21 luglio 1967, travolto da un treno.

«Insieme, neri e bianchi progressisti, noi rispecchiamo il Sudafrica di domani per il quale stiamo lottando: un Sudafrica democratico, davvero non razziale, nel quale come compatrioti, uguali e amici, noi saremo compagni nella Libertà».

(*) Questo post riprende quanto scritto in «Leoni d’Africa», a cura di Pier Maria Mazzola, pubblicato da Epochè nel 2008 con il sotto-titolo «Padri (e padroni) del Novecento nero».  

Ricordo – per chi si trovasse a passare da qui per la prima volta – il senso di questo appuntamento quotidiano in blog. Dall’11 gennaio 2013, ogni giorno (salvo contrattempi sempre possibili) troverete in blog a mezzanotte e un minuto una «scordata» – qualche volta raddoppia o triplica, pochi minuti dopo – postata di solito con 24 ore circa di anticipo sull’anniversario. Per «scor-data» si intende il rimando a una persona o a un evento che per qualche ragione il pensiero dominante e l’ignoranza che l’accompagna dimenticano o rammentano “a rovescio”.
Molti i temi possibili. A esempio, nel mio babelico archivio, sul 21 luglio avevo, fra l’altro, queste ipotesi
: 1209: strage a Beziers; 1378: rivolta dei Ciompi; 1542: si rafforza l’ Inquisizione; 1773: sciolta Compagnia di Gesù; 1849: Aguyar ritratto con Garibaldi; 1921:squadristi a Sarzana; 1942: una pagina del diario di don Pietro Brignoli; 1979: ucciso Boris Giuliano; 2006: trovato cadavere Adamo Bove. E chissà a ben cercare quante altre «scordate» salterebbero fuori.
Molte le firme (non abbastanza forse per questo impegno quotidiano) e assai diversi gli stili e le scelte; a volte troverete post brevi: magari solo una citazione, una foto o un disegno. Se l’idea vi piace fate circolare le «scordate» o linkatele ma ovviamente citate la fonte. Se vi va di collaborare – ribadisco: ne abbiamo bisogno – mettetevi in contatto (pkdick@fastmail.it ) con me e con il piccolo gruppo intorno a quest’idea, di un lavoro contro la memoria “a gruviera”.
Ogni sabato (o quasi) c’è un riassunto di «scor-date» su Radiazione (ascoltabile anche in streaming) ovvero, per chi non sta a Padova, su http://www.radiazione.info .
Stiamo lavorando al primo libro (e-book e cartaceo) di «scor-date»… è un’impresa più complicata del previsto, vi aggiorneremo. (db)

 

Redazione
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