Scordata: 6 gennaio 1941

Le 4 libertà di Roosevelt…

commentate da Noam Chomsky (*)

 

«Ci battiamo per le quattro libertà: d’opinione, di religione, dalla miseria e dalla paura»: così Frankin Delano Roosevelt in piena guerra, il 6 gennaio 1941.

Molti anni dopo, Noam Chomsky – autorevole voce dell’altra America – documentò che l’attento esame della politica estera statunitense rivela l’esistenza di una Quinta Libertà: quella di rapinare e sfruttare, fondamento d’una concezione geopolitica che attraversa tutta la storia degli Usa. Nel libro intitolato appunto «La quinta libertà» (tradotto in italiano da Eleuthèra nel 1987 e più volte ristampato) Chomsky dimostra come le violazioni delle quattro libertà citate da Roosevelt suscitino indignazione se avvengono in territorio nemico. Ma per quanto riguarda gli Stati sotto tutela americana è solo quando viene messa in pericolo la quinta libertà che si manifesta qualche interesse per le altre quattro.

Che il presidente degli Usa si chiami Obama, Nixon, Kennedy o Bush questo è il libro da leggere per capire la loro politica.

(*) Dall’11 gennaio 2013, ogni giorno (salvo contrattempi sempre possibili) troverete in blog a mezzanotte e un minuto una «scordata» – qualche volta raddoppia o triplica, pochi minuti dopo – postata di solito con 24 ore circa di anticipo sull’anniversario. Per «scor-data» si intende il rimando a una persona o a un evento che per qualche ragione il pensiero dominante e l’ignoranza che l’accompagna dimenticano o rammentano “a rovescio”.

Molti i temi possibili. A esempio, nel mio babelico archivio, sul 6 gennaio avevo, fra l’altro, queste ipotesi: 1412: nasce Giovanna D’Arco; 1852 : muore Louis Braille; 1883: nasce Gibran; 1907: prima “casa dei bambini” della Montessori; 1943: nasce Soriano; 1980: la mafia uccide Mattarella; 1981: muore Lanza Del Vasto; 1982: una testimonianza in «Lebanon»; 2006: muore la comandanta Ramona (in blog un anno fa); 2010: “Class action” contro Unicredit; 2011: uccisa Susana Chavez. E chissà a ben cercare quante altre «scordate» salterebbero fuori.
Molte le firme (non abbastanza forse per questo impegno quotidiano) e assai diversi gli stili e le scelte; a volte troverete post brevi: magari solo una citazione, una foto o un disegno. Se l’idea vi piace fate circolare le «scordate» o linkatele ma ovviamente citate la fonte. Se vi va di collaborare ettetevi in contatto (pkdick@fastmail.it ) con me e con il piccolo gruppo intorno a quest’idea, di un lavoro contro la memoria “a gruviera”.
Stiamo lavorando al primo libro (e-book e cartaceo) di «scor-date»… è un’impresa più complicata del previsto, vi aggiorneremo. (db)

 

Redazione
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