Scrivo di Amiri Baraka .. ma scusate .. .. ..
di Sandro Sardella
scrivo di Amiri Baraka .. ma scusate se prima parlo di
Alessandro Gianni detto Sandro morto d’infarto a 55 anni
in questo luglio tropicale .. è che con Sandro e Ombretta
(“abrigliasciolta edizioni” in Varese) .. nel giugno del 2013
siamo stati a Bologna ad una lettura di Amiri Baraka ..
(evento nella rassegna per non dimenticare la strage di
Ustica ) e .. così a schegge libere desidero ricordare il suo
essere disponibile e infaticabile .. la sua curiosità di cultura
.. quel suo stare sornione ma attento .. la sua generosa
combattiva intelligenza .. la sua mansueta tenacia ad
incalzare i “grigi compagni” .. ..
e .. dopo la parentesi .. scrivo di Amiri Baraka .. di uno
spazio prestigioso e bello bello che gli ha dedicato il
N. 839 dell’ottobre del 2020 della rivista MUSICA JAZZ
con tanto di copertina e .. di un libro : “POETATE – la
poesia è rivoluzionaria” – Scritti, lezioni e interviste – Shake
ed. – Milano – 2018 .. ..
in MUSICA JAZZ .. con un ricco testo di Marco Fazzini e foto
di Luciano Rossetti .. viene messo in evidenza l’enorme
rilevanza all’interno della cultura degli USA di LeRoi Jones/
Amiri Baraka .. l’articolo approfondisce la carriera
letteraria ricordando la sua attività di poeta uomo di
teatro saggista polemista militante politico rivoluzionario
della cultura afroamericana e .. la sua passione per il blues
i suoi articoli sui jazzisti e sul jazz .. l’Africa .. la sua Jazz-poetry
in “Poetate – La poesia è rivoluzionaria” .. Amiri Baraka
discute la sua visione argomenta ci stimola con lezioni e
interviste .. ci porta per mano al cuore delle ragioni della
rivolta .. perché fare poesia significa anche assumere su di
sé il dolore del mondo .. per poi trasformarlo ..
(il libro inizia con una nota ed una poesia di Diane di Prima
dedicate ad Amiri .. in appendice una esaustiva nota bio con
una essenziale bibliografia)
e .. concludendo .. una delle tante sue invettive .. (molto ..
ma .. molto attuale :
“I peggiori criminali
sono del tutto legali,
hanno leggi che dicono che
loro possono rubare. I peggiori assassini
sono del tutto legali,
hanno leggi che dicono
che per loro è del tutto figo
uccidere.
Come mai? Perché
questo qui è l’Inferno. (Non
l’avete capito?)
La vera domanda non è come
evitate di finire all’Inferno,
la vera domanda è / come uscirne!”
(Da pag.32 di Musica Jazz – ott.2020)
L’immagine in alto è un collage di Pabuda;
quella qui sotto è ripresa da una sua lettura a Bologna
In “bottega” cfr Su «Black Music» di Amiri Baraka, ricordando Amiri Baraka (già Everett LeRoi Jones), Scor-data: 7 ottobre 1934, Amiri Baraka: Griot/Djali…, La fragorosa invisibilità di Amiri Baraka, Una serata con Amiri Baraka , Un altro ricordo per Amiri Baraka (con molti link) e QUANDO È MORTO AMIRI BARAKA
… al cuore Ramon -pardon- al cuore Sardella/ Amiri Baraka. Centro! E dopo una svisata al contrabbasso dall’incorreggibile ritmo e un assolo di tromba con relativo coro di fiati e percussioni, sul metro poetico antagonista, mai domo: la rivelazione, la visione, che rielabora il “dolore del mondo” in liberazione “delivrance”. E sia! E così sia anche quando il mio mitra è una poesia che ti spara quotidiano quel che penso della vita, quel che penso della gente etc. etc. …