Se la Luna è una lampadina

Un semplice collage di “perle” di Jannacci che abitano nella mia memoria, fondendosi con pensieri e ricordi, anche come genitore: ieri, a cena, mia figlia Costanza mi ha confidato «papà me le raccontavi così bene». I pensieri di Jannacci sono vivi anche oggi e lo resteranno per molte Pasque a venire. (Giorgio Chelidonio, 30 marzo 2013)   

Ciao Enzo!

Quante volte

(come Vicenzina ?)

ho aspettato il tuo tram,

non per darmi un contegno

e nemmeno

ridendo, né scherzando.

Un tram-portami-via

dalla banalità,

dal grigiume trasversale

ai sapùti (quelli che sanno

l’indirizzo segreto

di Martin Bormann!!)

e a quei ‘gnurant
che votano anche per me.
Un tram-portami-ancora

all’indirizzo dove sono nato,

con o senza la biro.
A ritrovare un mondo

di preti-Liprandi
che sanno dare

del venduto

anche all’imperatore

(quel porco!) di turno.
Da quel tram
la luna è una lampadina,

ma i poveri
(disgraziati i poveri!)
vanno ancora
allo zoo comunale
per vedere l’effetto che fa?
Insieme a te, come te,

continuo la mia strada,
sempre avanti &
indré.
La vita (di troppi), intanto,
sta a guardare muta
quella vita più vissuta,
quella della
televisiùn:
è ben raro ridurmici
davanti, ma
l’istéss …
la me ‘ndurment
come ‘n cujùn
.
Meglio tornare

alla fermata
del tuo vecchio tram,

quella che vent’anni fa
mi ha fatto cantare
con Costanza piccola:

vengo anch’io?
Perché sì!

Redazione
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