Se pur oggi è (incredibilmente) Marte-dì

1 – Cosa bolle nella pentola di Urania; 2 – una stanza per Philip; 3 – Fs in Italia 2.0 (con un mucchio di link); 4 – Calcio e fantascienza: come immaginare il futuro del pallone; 5 – Ripubblicato «Assedio»; 6 – Una piccola richiesta per piccoli…

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Ho preso in edicola «Uomini in rosso» (Urania 1610, 266 pagine per i soliti 4,90 euri; originale «Redshirts», 2012 – traduzione di Marcello Jatosti) di John Scalzi. Leggerò e vi dirò. Nel frattempo vedo che il vincitore del Premio Urania 2013 è «Cuori strappati» di Glauco De Bona, che sarà pubblicato a novembre e premiato al festival «Science + Fiction» di Trieste. Urania annuncia per ottobre «Angelo meccanico» di Richard Paul Russo e la ristampa di «La scala di Schild» di Greg Egan che dovrò trattare con mooooolta cautela perché c’è almeno un amico che si appresta a togliermi il saluto visto che snobbo Egan.

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Giuliano Spagnul mi segnala il suo nuovo blog su Philip K. Dick: http://una-stanza-per-philip-k-dick.blogspot.it/

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Fantascienza in Italia 2.0

© giorgio raffaelli

Un anno fa (mese più, mese meno), facendo seguito a questo post e alle discussioni che ne son seguite, avevo raccolto gli indirizzi di una serie di luoghi della rete dove fosse possibile chiacchierare liberamente, confrontarsi, discutere di tutto ciò che orbita intorno alla fantascienza scritta. Ora è arrivato il momento di mettere un po’ d’ordine alla lista e aggiornare l’elenco con qualche novità.
Tra i cambiamenti rispetto alla prima versione di questa pagina, segnalo l’esclusione di tutti i riferimenti a pagine/utenti/gruppi attivi sui vari social network. Sono troppi e troppo sparsi e rarefatti per farne un elenco ragionato e consapevole. Oltretutto questi spazi soffrono dei limiti di un accesso indiretto, che prima di arrivarci bisogna necessariamente passare per l’anticamera sociale del caso, e non tutti ne hanno il tempo, la pazienza, la possibilità di accesso necessarie.
L’elenco che segue è nato dalla collaborazione dei visitatori di questo blog e non è da intendersi come esaustivo e definitivo. Se avete altri siti da suggerire, utilizzate lo spazio commenti qui sotto, e io provvederò ad aggiornare la pagina. Per un servizio ancora migliore, sarebbe utile fornire anche qualche riga di presentazione del sito che vorreste aggiungere all’elenco. Grazie.
Ecco l’elenco, in ordine alfabetico:
Allontaniamoci da Omelas
Il blog di Vincenzo Oliva è aggiornato di rado, ma vale comunque una visita per le approfondite analisi di autori ed opere che arricchiscono le sue pagine.
Angelo Benuzzi
La fantascienza non è propriamente in primo piano, che il padrone di casa preferisce dirottare i suoi interventi in tema su Il futuro è tornato, blogzine di cui è promotore (vedi più sotto), ma ogni tanto capita ancora di trovare spunti interessanti, soprattutto tra le recensioni di romanzi anglosassoni.
Clarke è vivo!
Attivo da poco meno di un anno il blog di Flavio Alunni si distingue per la qualità delle recensioni fantascientifiche a cui il sito è interamente dedicato.
Della stessa sostanza di cui sono fatti i totani
Un blog collettivo che riserva molto spazio a fantascienza e dintorni. Questo sito compare in elenco ma non è detto ci rimarrà ancora a lungo: la scelta di impedire i commenti agli utenti lo pone infatti al di fuori delle premesse su cui si fonda questa lista.
Fantascienza e… Dintorni
Il blog di Francesco Troccoli è soprattutto una vetrina sull’attività del suo autore, ma non mancano segnalazioni su iniziative a carattere fantascientifico in giro per l’Italia.
Fantascienza Mailing List (FML)
Mailing List storica del fandom italiano. Frequentata da molti operatori professionali e da appassionati. La seguo dal lontanissimo 1997 e nel corso del tempo ha subito parecchi mutamenti, nell’atmosfera, nei discorsi, nelle persone che la frequentano. È comunque un luogo d’incontro che per me mantiene una certa importanza. Affettiva, se non altro.
Ferruccio Gianola
Anche nel blog di Ferruccio Gianola capita di chiacchierare di fantascienza e dintorni, magari non troppo spesso, ma la dedizione del suo autore alla letteratura di genere è fuori discussione.
Fronte & Retro
La passione di un autore di fantascienza, nonché lettore, nonché (ex) libraio, tutto questo nel blog di Max Citi che condisce di riflessioni mai banali i suoi interventi sulla letteratura, fuori e dentro il genere.
Hypernext
Blog di riferimento del movimento connettivista, affronta con occhio fantascientifico ma con i piedi ben piantati nel nostro tempo i più diversi aspetti del reale. Ultimamente gli aggiornamenti latitano un po’, ma contiamo su una pronta ripresa dell’attività.
Il futuro è tornato
Nato dalla passione di un pugno di appassionati, questo blog sforna articoli su articoli che affrontano la fantascienza dai più diversi punti di vista, tanto da diventare in pochi mesi un punto di riferimento per tutti gli amanti del genere.
it.cultura.fantascienza
Il newsgroup dedicato alla fantascienza è una vecchia conoscenza. Ci ho trascorso qualche anno in buona compagnia, prima del tramonto di usenet. Ora è parecchio tempo che non ci passo più, sono felice di scoprire che è ancora vivo e vegeto.
Kipple.it
Il blog di Kipple Officina Libraria è dedicato alle produzioni della casa editrice, ma dedica anche spazio all’informazione fantascientifica.
Libri Nuovi Out-of-Print
Riproposta on-line di articoli usciti nel tempo su Libri Nuovi, rivista indipendente di recensioni e attualità librarie, il blog dedica molto spazio alla fantascienza, con recensioni e interventi approfonditi e competenti.
Memorie di un invasato di S-F
Il blogi di Marco Di Lago è dedicato quasi esclusivamente a recensioni di cinema e letteratura fantascientifica.
Nexian
Il forum cui fa riferimento il movimento Connettivista. Da qualche tempo piuttosto silenzioso, ma questo non significa che siano scomparsi.
Nocturnia
Sebbene Nick sia attivo in rete solo da un paio d’anni si è già costruito un pubblico fedele e affezionato. Merito del suo approccio sempre disponibile, della sua costanza e del contenuto dei suoi post. La fantascienza non è forse tra gli argomenti principali di Nocturnia, ma è ben presente tra i contenuti del blog.
Plutonia Experiment
Reincarnazione del vecchio Blog sull’orlo del mondo, nel sito di Alessandro Girola si parla un sacco di fantascienza e genere limitrofi (ok, forse più di questi ultimi, a dire il vero), dal punto di vista di chi la narrativa un po’ la scrive, un po’ la legge.
Strategie evolutive
Scoperto grazie a google (termine di ricerca “fantascienza”), il blog di Davide Mana è ormai diventata una tappa obbligata dei miei giri in rete. Dalla paleonotolgia alla singolarità, Davide è capace di scrivere un post interessante, documentato e piacevole su qualunque argomento!
Ten Forward
Il forum di Fantascienza.com, probabilmente il sito più importante per gli appassionati del genere fantascientifico in Italia.
Ucronicamente
Blog di Giampietro Stocco, giornalista e autore con svariate opere di fantascienza all’attivo. Vi si leggono recensioni e osservazioni sullo stato e le tendenze della fantascienza nostrana e internazionale.
Unknown to Million
Il blog di Piscu si è ritagliato nel corso del tempo sempre più attenzione e autorevolezza per l’attenzione che dedica alla fantascienza scritta. Il suo è uno dei pochi siti che frequento in cui le recensioni di testi di genere sono una costante.
Uno strano attrattore
Giovanni De Matteo è stato uno dei primi autori di fantascienza italiana con cui mi sono trovato in sintonia. Abbiamo percorso una parte del cammino insieme, collaborando nella realizzazione di qualche progetto. Vediamo spesso le cose in modo diverso, ma proprio per questo il suo blog rimane per me un punto di riferimento. Consigliato a chi ama le buone letture e la fantascienza più sensibile al cambiamento.
Variabili futuribili
Vanamonde è un vecchio amico dai bei tempi della lista (vedi sopra), il suo blog è in animazione sospesa, ma spero ritorni presto in attività che di cose interessanti da dire ne ha davvero molte.

(http://iguanajo.blogspot.it/p/fantascienza-in-italia-20.html )

4 –

Calcio e fantascienza: come immaginare il futuro del pallone

di Rosario Battiato (*)

I mondiali in Brasile hanno sancito l’estinzione del “gol fantasma” che mi aveva sempre regalato quei piccoli brividi da romanzo gotico, della serie tutto può accadere e sfugge alle nostre regole.

Il tentativo di colmare il ritardo tecnologico del calcio nei confronti degli altri sport farà soffrire noi romantici della palla, così legati alle origini pure del gioco, all’irrazionalità del campo; ai tempi in cui quel bel verde che suggerisce scivolate plastiche e calcolate, rimbalzi certi del pallone, terreni lisci senza buche come trincee, era ancora una realtà lontana.

Se penso alle storie pallonare, e alla differenza con gli altri sport, mi viene sempre in mente L’uomo in più di Paolo Sorrentino con quell’Antonio Pisapia, interpretato da Andrea Renzi, calciatore triste e onesto, lontano dal business e dalla ricchezza, che artigianalmente tenta di costruire il suo schema rivoluzionario: l’uomo in più onorato da Zeman e inventato nella realtà da Ezio Glerean quando era alla guida del Cittadella. Niente schedature o mappe informatiche, niente Big Data. Certo, il film è ambientato negli anni ottanta e molta roba era impensabile, ma la tecnologia applicata nel calcio è comunque una conquista abbastanza recente. In Ogni maledetta domenica di Oliver Stone, siamo alla fine degli anni novanta, la gestione delle partite degli Sharks, football americano, è curata dal coach Tony D’Amato (Al Pacino) in maniera del tutto diversa. Il sudore cola dagli auricolari che lo tengono in contatto con tutti i membri del suo staff. È tutta tecnologia che suda.

Le cose, però, cambiano. E pure molto rapidamente. Su Pagina 99 di un paio di mesi fa, in un articolo di un esperto in materia come René Saggiadi, si raccontano gli innumerevoli vantaggi della statistica applicata allo sport. Migliaia di dati che riprendono oggettivamente tutti gli aspetti di un match sportivo e dei singoli giocatori che lo animano. Non a caso Saggiadi è scout per l’Europa dei Boston Red Sox, storica e vincente formazione della Major League Baseball. Negli States è roba vecchia: negli anni settanta la “sabermetrica” aveva già rivoluzionato il gioco del baseball fornendo un’analisi oggettiva, quindi non una semplice statistica, che calcolava l’apporto di ogni singolo giocatore allo sviluppo del gioco (ne avevamo parlato qui).

C’è una grande differenza con lo stupore del fuoricampo di Underworld di Don DeLillo, ma i numeri non devono per forza corrompere la poesia dell’atto, soprattutto se restano dietro le quinte. E così se possiamo chiaramente desumere il ruolo sbalorditivo dei campioni, quelli che fanno più di un gol di media a partita, è anche vero che spesso le qualità oscure di alcuni giocatori sono poco considerate dal pubblico, ma sono assai gradite dagli allenatori che costruiscono la partita. Cioè lo spettacolo. E i grandi club europei si sono già attrezzati: rivedetevi l’analisi dell’ultima finale di Champions.

Accanto a questa deriva (?) numerica, esistono ben altre prospettive che potrebbero incidere sul pallone del futuro. I rudimentali mondiali di calcio per robot (RoboCup 2014) ospitati in terra brasiliana, la cui prima edizione risale al 1997 in Giappone, sono soltanto l’anticamera di quello che ci aspetta nel grande salone della tecnologia. Senza volerci addentrare nella delicata questione del cyborg – per chi volesse approfondire con leggerezza e qualità consiglio il bellissimo saggio Di futuri ce n’è tanti di Daniele Barbieri e del compianto Riccardo Mancini – appare evidente che l’incontro tra organico e artificiale (cyb, cibernetico, e org, organico) c’è già stato. Nel 1996 Nwanko Kanu subì un intervento per la sostituzione di una valvola aortica e, a dispetto di quanto diversi medici avevano profetizzato, continuò a giocare per tredici anni ad altissimi livelli con Arsenal, West Bromwich e Portsmouth. Storia simile per Petr Cech con la testa rotta dopo lo scontro in Premier con Stephen Hunt, e sportivamente rinato dopo l’installazione di una placca di metallo e l’adozione di un casco protettivo in gomma piuma che è ormai compagno inseparabile della sue partite. Tutto questo è soltanto l’inizio, perché la componente artificiale, minoritaria se non del tutto assente nel calciatore moderno, diventerà sempre più preponderante.

Il quadro del futuro l’ha fatto HTC, smartphone ufficiale di Uefa Champions League e Uefa Europa Leage, ipotizzando 30 scenari differenti e tutti discretamente sbalorditivi. Dalle app per le coreografie sugli spalti alle microcamere sulle spalle dei calciatori fino ai macchinari per potenziare la vista degli arbitri (altro che moviola in campo di biscardiana memoria). Tuttavia il vero sconvolgimento avverrà entro i prossimi due decenni, quando la tecnologia invaderà letteralmente i corpi dei calciatori con marchingegni che permetteranno di accrescere al massimo le prestazioni. Poi il tramonto. Nel 2040 i calciatori in carne e ossa non ci saranno più, e gli androidi diventeranno di uso comune. E forse sarà anche la fine del calcio per come lo conosciamo: nel 2060 i tifosi potranno gestire partite giocate con calciatori full android.

Scenari spiazzanti pure per la fantascienza che, considerando la sua matrice statunitense, non ha mai avuto il calcio tra gli sport più citati. E siccome nei miei appunti di lettura il connubio fantascienza e sport è abbastanza miserevole – ricordo appena un volumetto Urania di metà degli anni ottanta, Le olimpiadi della follia, curato, tra gli altri, da Isaac Asimov – allora ho dovuto ricorrere a un bel pezzo dal blog di Daniele Barbieri. E qui le citazioni non mancano. Spirito di competizione di Robert Bloch racconta di un terrestre che vuole imporre il calcio a una popolazione aliena colonizzata. Un tentativo di sottomettere e “civilizzare” gli yorl che, in risposta, renderanno la partita violenta e senza regole. Il calcio, insomma, non sarà l’oppio delle popolazioni spaziali.

Nel racconto Sempre la valle una finissima autrice come Ursula Le Guin riporta un calcio che piace agli spettatori perché esalta lo spirito di squadra, in quanto “il gioco è metafora della società, non della guerra”. Le altre citazioni mi sono state suggerite all’interno del più importante gruppo social di narrativa fantascientifica (Romanzi di fantascienza) e anche in questo caso è emersa una difficoltà legata allo spirito americano del genere, ma anche alla presenza di una prospettiva più di stampo sociologico che tecnologico. In Brasyl di Ian McDonald l’aspetto calcistico è legato al celebre Maracanazo, che rientra in uno dei tre piani narrativi del romanzo. Per collegare calcio e tecnologia dobbiamo rifarci allora a uno degli aspetti più dibattuti e cruenti del gioco: in A Slight Case of Sunstroke di Arthur C. Clarke (tradotto in italiano come Colpo di sole o Un lieve caso di insolazione) gli spettatori di una partita di calcio in un immaginario stato sudamericano utilizzano le loro carte riflettenti per concentrare l’energia solare sull’indisponente arbitro della partita fino a ucciderlo. Altro che innocui laser per distrarre rigoristi e portieri. Ad ogni modo niente evoluzioni in stile Rollerball, il film del 1975 diretto da Norman Jewison, che mette assieme prospettive parallele di sviluppo della società e dei giochi necessari per la sua sopravvivenza.

E dunque cosa ipotizza la fantascienza sul calcio del futuro? Praticamente nulla, e forse anche questa è una notizia. I pochi autori elencati in questa breve rassegna hanno pensato bene di lasciarne intonso lo spirito, cambiando magari i protagonisti (umani contro alieni) ma mantenendo le storie sempre ben piantate nei muscoli di un gioco che non può evolversi senza morire. Del resto anche nel calcio abbiamo i galácticos, ma corrono sempre su due gambe.

(*) Rosario Battiato etneo non proprio convinto, soffre l’arsura di queste terre e sogna campionati con la palla arancione. Si prepara da secoli per allenare la squadra di casa nella battaglia dell’Armageddon. @Roba_Buona

 

5

Torna in libreria «Assedio» di Vincent (Vincenzo) Spasaro. Presto in blog se ne ri-parlerà. Ma se non potete aspettare… digitate VINCENT SPASARO in “cerca” e usciranno un paio di post.

 

6

care e cari che passate di qui, mi aiutate? Devo fare – IN COMPAGNIA DI UN ROBOT, NIENTEMENO – una narrazione (ovviamente di fantascienza) con bambine/i di quinta elementare e prima media. Vorrei lasciare una bibliografia. Qualcuna/o di voi ha sottomano una traccia? (a Roma si dice: «chi c’ha ‘na comodità e nun se ne serve, nun trova ‘n confessore che l’assorve»).

 

Redazione
La redazione della bottega è composta da Daniele Barbieri e da chi in via del tutto libera, gratuita e volontaria contribuisce con contenuti, informazioni e opinioni.

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