Segnali di fumo da Vienna…

… ovvero come “vaporizzare” le Nazioni Unite: il gruppo di lavoro di Encod alla 58ma Commissione sulle droghe narcotiche di Vienna (*)
di Derrick Bergman

vienna-Encod

Per la prima volta nella storia, un vaporizzatore è stato portato all’interno del palazzo delle Nazioni Unite, dove la Commissione sulle Droghe Narcotiche (Cnd) teneva il suo 58mo meeting annuale. Alberto Sciolari, un consumatore terapeutico italiano e attivista ha fumato un po’ di cannabis Bedrocam, poco prima del secondo evento collaterale di Encod alla Cnd, «Prospettive mediche della cannabis rivisitate dal punto di vista dei pazienti».
Il gruppo di lavoro di Encod ha portato le voci dei cittadini direttamente coinvolte dalle politiche portate avanti in nome dei trattati delle Nazioni Unite a Vienna. Lo scorso lunedì, il primo evento collaterale si è concentrato sulla criminalizzazione dei consumatori di cannabis in Europa.
Maja Kohek e Janko Belin hanno spiegato le grandi differenze regionali presenti in Slovenia, con severe pene per piccole quantità di cannabis in alcune regioni e la relativa tolleranza in altre. Periodicamente la polizia si occupa di coltivatori e dei negozi che vendono materiali collegabili alla coltivazione domestica e li mettono sotto accusa per crimine organizzato. C’è bisogno di cambiare: la cannabis medica dovrebbe esser resa accessibile e i consumatori di droghe dovrebbero essere trattati come liberi cittadini.
Maja ha terminato la sua presentazione con una citazione di Graham Hancock: «E’ inutile indulgere in tutti i tipi di auto-congratulazione su come siamo liberi, su come le nostre democrazie sono un modello di libertà, se siamo pronti a mandare della gente in prigione per il fatto di esplorare le più intime, le più preziose, le più sapienti parti di noi stessi qual è la propria coscienza».
Il veterano attivista francese Farid Ghehiouèche ha rivisitato la situazione in Francia. Ci sono alcune organizzazioni che fanno campagna e diffondono informazioni sulla cannabis e il modello dei cannabis social club, con Chanvres & Libertés in particolare sta facendo dei progressi. Il Sativex è stato recentemente approvato per utilizzo medico, aggiungendo un altro argomento al dibattito sulla legislazione sulla cannabis.
Mercoledì mattina il gruppo di lavoro di Encod ha preso parte a una manifestazione contro la pena di morte per delitti di droga in Indonesia, organizzata da Inpud (la rete internazionale di persone che usano droghe). Il 18 gennaio sei persone sono state uccise da un plotone di esecuzione in Indonesia, inclusi cittadini dei Paesi Bassi, Brasile, Nigeria e Vietnam. Ci sono attualmente oltre 60 persone nel braccio della morte in Indonesia, con il presidente Joko Widodo che si rifiuta di dare la grazia a tutti i responsabili di delitti per droga.
Giovedì abbiamo salutato i delegati all’ingresso con una enorme bandiera «Libertà di coltivare» e abbiamo distribuito i flyer degli eventi collaterali di Encod. Il secondo si è tenuto nella seconda parte della giornata e si è concentrato sull’utilizzo terapeutico della cannabis medica in Austria, Italia e nei Paesi Bassi. La maggior parte dei posti disponibili nella stanza MOE79 erano occupati, con la presenza in sala della delegazione francese e kenyota come pure di un rappresentante della compagnia olandese produttrice del Bedrocan, di Mike Krawitz della ongamericana Veterans For Medical Cannabis Access.
L’italiano Enrico Fletzer ha introdotto gli oratori: Toni Straka dell’Hanf-Institut dell’Austria, io stesso in rappresentanza di Encod e della Voc Nederland (Unione per l’abolizione della proibizione della cannabis) e Alberto Sciolari dei Pazienti Impazienti Italiani. Noi abbiamo portato un vaporizzatore Volcano all’interno della stanza per dimostrare che una piccola importantissima parte era assente. Invece di utilizzare il vaporizzatore durante la sua presentazione, Alberto si è medicato sulla terrazza per fumatori del palazzo M, rollando e fumando una canna con la cannabis prodotta dalla Bedrocan, poco prima dell’inizio dell’evento collaterale alle 13,10.
Nella mia presentazione ho rivisitato la storia della cannabis terapeutica nei Paesi Bassi, dove è stata legalmente disponibile nelle farmacie a partire dal 2003.
Toni Straka ha fornito una panoramica informativa della situazione austriaca. Fino al 1920 le cosiddette sigarette turche contenenti hashish erano piuttosto comuni in Austria. Un altro fatto sorprendente è il fatto che il governo permette a una compagnia privata di produrre legalmente cannabis di qualità medica, la quale è trasformata in prodotti come il Dronabinol. Purtuttavia, il prodotto naturale non è legalmente disponibile per i pazienti. Sulla base di dati del Colorado, più di 200.000 austriaci potrebbero qualificarsi come pazienti di cannabis medica.
La presentazione finale di Alberto Sciolari, rappresentante di «Pazienti Impazienti», ha letteralmente inchiodato i presenti alle loro poltrone. Alberto ha spiegato eloquentemente come ogni giorno la cannabis non è legalmente disponibile per i pazienti, il che significa più sofferenza e più morti. Ha spiegato come funziona il vaporizzatore della ditta Volcano, solitamente utilizzato dai consumatori terapeutici di cannabis, e ha mostrato cannabis Bedrocam alla platea. E’ la prima volta nella storia per quanto ne sappiamo.
La seconda parte dell’evento si è trasformata in un dibattito accesso fra gli oratori e il pubblico. Il rappresentante della Bedrocan ha spiegato come le più grandi compagnie assicurative nei Paesi Bassi, come la Achmea, ora rimborsano completamente le spese del farmaco cannabis medica se prescritta da un medico. Addirittura i pazienti vengono rimborsati per l’acquisto di un vaporizzatore Volcano. E ha anche annunciato che secondo gli ultimi dati il numero di persone che acquistano la cannabis in farmacia nei Paesi Bassi è salita a oltre 3000.
La discussione è continuata oltre i limiti stabili.
Come nota finale: Twitter si è rivelato uno strumento ideale per seguire questo genere di grandi conferenza. Utilizzando l’ hashtag #CND2015 si può avere accesso a una grande fonte di informazioni e di link, a storie più estese e a vari rapporti. Il membro francese di Encod Kenzi di Chanvres & Libertés ha fatto un gran lavoro sui tweet: basta confrontare @ungass_on_drugs. I miei sono disponibili su @vocnederland.

(*) La 58ma conferenza «Commission Narcotic Drug» si è tenuta a Vienna dal 9 al 17 marzo. Derrick Bergman è un giornalista olandese. Questo post è ripreso da www.encod.org (Encod sta per European Coalition for Just and Effective Drug Policies) ricco di notizie e foto.

 

Redazione
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