Siccità e tubi in amianto: sinergie per la prevenzione
di Vito Totire (*)
In questi giorni è stato ricordato ampiamente quel che era già noto: le perdite di acqua per usi potabili ammontano anche al 40-60% causa le condizioni delle reti. Ma è mancata una riflessione che è invece doverosa: se sovrapponiamo la mappa delle vetustà delle tubazioni con quella delle condutture in cemento-amianto possiamo vedere forti coincidenze. L’entità del cemento–amianto (crisotilo ma anche anfiboli) ammonta secondo fonti attendibili (per esempio: Arpa Lazio 2013) a 100.000 kilometri. Dal 1999 andiamo sostenendo la necessità della bonifica dell’amianto per ragioni di prevenzione sanitaria. Siamo rimasti inascoltati.
Intendiamoci : si rompono anche le tubazioni in ghisa e in pvc, ma le rotture di quelle in amianto, solo nella città di Bologna nel 2016, sono state 500 (17 in via Petroni: ma cosa si è bevuto?).
Attuando un piano nazionale di bonifica si farebbe una ottima operazione di sinergia per la prevenzione: sia dell’impatto sanitario che della siccità, limitando drasticamente le perdite.
Ma i decisori politici hanno la testa da un’altra parte e pare si voglia sempre reiterate il modello del “giorno dopo” (inquinamenti, siccità, eventi sismici, Vesuvio…).
Bologna, 29.7.2107
(*) Vito Totire è portavoce di AEA-associazione esposti amianto