Silvio, biglietto di sola andata?

di Bozidar Stanisic

Non so cosa diavolo mi aiuti a non cadere nelle voragini di una varietà di euforie del momento, nel Paese del mio esilio, provocate dall’annuncio della fine dell’epoca berlusconiana, che più o meno coincide con questo mio lungo soggiorno. Anche ieri, riflettendo sull’euforia dovuta alle dimissioni di Berlusconi, partendo naturalmente dalla mia personale percezione di questo fenomeno (non solo politico) ho detto a mia moglie che dubito della mia normalità personale. Lei, con oltre trent’anni di esperienza di ascolti del genere, aspettava la spiegazione. Che è stata molto breve, e ridotta a poche semplici domande: è normale che Silvio se ne vada e ci lasci il pacchetto del patto di stabilità (ovvero il debito sarà pagato dai poveri cristi) che, fra una o due settimane, tutti i parlamentari (destra, sinistra, destra di sinistra, sinistra di centro, centro di centro, sinistroidi e destroidi ecc.) confermeranno trasversalmente? Chi vincerà le prossime elezioni sarà più veloce a dire sì agli interventi militari (umanitari e di aiuto alle democrazie nascenti)? Gli indignados saranno ascoltati e sarà capita la loro energia positiva (per amor di Dio, sono il futuro di questo Paese e dell’Europa)? I vari Marchionne non troveranno troppo spazio per i loro progetti a spese di lavoratori? Come, in realtà, partirà la ripresa economica? I più ricchi pagheranno le tasse più di prima? Faranno una vera riforma della scuola e dell’università ascoltando cittadini, studenti e insegnanti? Resterà in vigore la legge Bossi-Fini perché ci son cose più importanti? L’integrazione degli immigrati non sarà questione degli umori di piazze razziste (politicamente trasversali) e dei bar? Si andrà avanti con la vergogna dell’esistenza dei Cie?

Lei sbucciava una mela e taceva. Forse pensava di essere fortunata: almeno non ho nominato quell’imperatore romano caro al mio caro Chekov. Il quale pensava che chi conosce il presente abbia già conosciuto il passato e abbia già intuito il futuro. E che sia stata una fortuna perché non ho nominato, ad esempio, Rosi Bindi, che per anni a Silvio mandava l’unico messaggio, cioè che se ne deve andare non dicendo mai che cosa davvero avrebbe fatto se avesse preso la sua poltrona insieme ai suoi amici dell’opposizione, i quali – se i miei occhiali non sono annebbiati – non li vedo con secchi e pale nel fango ligure (e altrove, che è diventato anche una metafora dei nostri tempi). Faranno di tutto per fare in modo che nulla venga cambiato? Pure stavolta bisogna pronunciare un popolare “vediamo”?

Anche la buccia di quella mela prendeva la forma del punto di domanda. Una domanda troppo rossa sul piatto bianco? Sì, è tutta colpa di quella buccia perché mi chiedo anche oggi se Silvio ha davvero comprato un biglietto di sola andata. Se l’ha fatto davvero, è un gesto molto, molto onesto. Ed è tanto onesto proprio in quanto con lui e il suo governo era sempre chiaro che cosa volevano, sino al punto di portarci dove siamo ora. E dove e come siamo, credo che in ogni piazza d’Italia non solo un ragazzino griderebbe che il re è nudo. Temo – ho detto a mia moglie che incominciava a sbucciare l’altra mela (più rossa della precedente) – che mi mancherà questa chiarezza berlusconiana e dei suoi amici e degli amici dei loro amici. Temo di essere troppo vecchio per andare con gli indignados, stare sotto le tende. Ma non troppo senza cuore né cervello per non mandar loro almeno un saluto di appoggio perchè la strada che hanno scelto è giusta. Ed è giusta proprio quanto è vera la verità che nessun padre abbia mai creato abbastanza libertà per i propri figli. Loro sono i nostri veri figli, lontanissimi sia dal già nominato viaggiatore con il biglietto di solo andata che dai pretendenti al suo trono. E vogliono essere ascoltati.

VELOCISSIMA NOTA

Riprendo questo articolo da www.ildirigibile.eu; Bozidar Stanisic è spesso ospite di codesto blog. A lettori e lettrici del blog ricordo che Berlusconi è qui nominato preferibilmente come P2-1816, cioè con il numero della sua tessera nella loggia massonica segreta “Propaganda 2” di Licio Gelli.

Redazione
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2 commenti

  • …la cui loggia massonica scrisse il “piano di rinascita nazionale” di Licio Gelli che oggi si è completato:quando il kapo’ di rifondazione Diliberto afferma che”è evidente l’alto profilo dei nuovi ministri” siamo alla buccia della frutta anzi al torsolo:la nuova guardasigilli(esultate donne è una fimmina!!) è stata l’avvocato difensore di tutti i piu infami mafiosi (gli assassini di Capaci)e palazzinari (Caltagirone Geronzi e camerati)coronando la sua carriera con la difesa del capo dei macellai del 21 luglio 2001 alla Diaz a Genova:ottimo curriculum… veramente rassicurante

  • ….l’ammiraglio Di Paola, garantisce per la Nato, Passera per una socializzazione delle perdite di Cai/Alitalia (o come diamine si chiama), la Fornero al Welfare cinguetta pericolosamente con Ichino e via discorrendo.
    Se il buongiorno si vede dal mattino…

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