Siria, dolore

di Daniela Pia

Basta, si faccia silenzio. Non sono angeli. Sono bambini, figli, persone. Futuri uomini e donne, forse padri e madri. Esseri umani che non vedranno più il cielo, il mare, un’ alba e un tramonto. Non sentiranno più l’odore della terra bagnata. La musica del vento che cambia le note: sud-ovest-nord-est. Non vedranno la bellezza del corpo che si ama, lento. Il sudore stanco e pregno. Non sentiranno vagiti e pianto. NON.

Porteranno negli occhi sguardi vacui. Sapranno di scarponi chiodati. Chiederanno ad un Dio chi è stato. Quale pena gli spetta per tanta indecenza. Oseranno sguainare la spada. Senza mani a tenerla. Porteranno il tempo in bisaccia. Il viaggio ritorna. E la ruota che gira si ferma. Diventa clessidra.

E sgrana le ore e i giorni, attende.

Adesso aspetta, il fiato sottratto. Chiede il conto al potere incensato. Nessuno osi appropriarsi  del vuoto.

Giungeranno schiere di orbite bianche

Caleranno sulle divise e NON saranno stanche.

Daniela Pia
Sarda sono, fatta di pagine e di penna. Insegno e imparo. Cammino all' alba, in campagna, in compagnia di cani randagi. Ho superato le cinquanta primavere. Veglio e ora, come diceva Pavese :"In sostanza chiedo un letargo, un anestetico, la certezza di essere ben nascosto. Non chiedo la pace nel mondo, chiedo la mia".

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