Sogni di fanciulli adulti, alias la casa sull’albero (Yacek Yerka 39)

di Mauro Antonio Miglieruolo
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– Non c’è nulla di più adulto di un fanciullo che sogna. Perdurando il sogno nell’adulto quando quest’ultimo sceglierà di rievocarlo perciò stesso si sottrarrà all’inclemenza della onnipotente inesorabile noia esistenziale.

fantastic-illustrations-by-jacek-yerka03– Quel che è Yerka, quello siamo noi, impastati tutti con la medesima materia prima, fango e alito divino. Affratellati dalla medesima capacità di sognare, fanciulli che si riconoscono in un fanciullo: Yacek Yerka . Quantunque non si abbia la sua medesima capacità di creare mondi, sfoggiamo quantomeno una notevole capacità di riconoscerli e apprezzarli.
È già molto.

In questo caso la casa è più dentro l'albero che sull'albero

In questo caso la casa è più dentro l’albero
che sull’albero

– Chi è che non ha sognato, avendo saputo che ne esiste la possibilità, di avere a disposizione una casa sull’albero? Una casa cioè che, al contrario di quanto avviene nelle metropoli, non si distacca dalla natura, ma ne sia parte? Che nonostante non sia la solita dimora alla quale siamo abituati, possiede le caratteristiche che la fanno confortevole, che la distinguono dalla grotta o dal rifugio di fortuna, senza perdere le caratteristiche del primitivo (un primitivo evoluto) che la rende fascinosa?

Yerkaland-surreal-paintings-of-Jacek-Yerka-17– Qui, in quest’immagine di Yerka, il sogno della casa sull’albero si fonde con il sogno di un mondo in cui le case sugli alberi non solo sono possibili, ma costituiscono la sua realtà più valida e vera.

z-harvesting-amok– Nonostante l’invenzione dell’agricoltura, cioè dell’idea di stanzialità e quindi stabilità, il provvisorio continua a esser il sogno segreto di ognuno. La configurazione del sogno è tale che non prevede la rinuncia alla sicurezza del permanente, la sospende soltanto. La casa sull’albero immaginata da Yerka rappresenta la condensazione di questo sogno impossibile: l’impossibile fusione tra l’aleatorio soggetto alla discrezione del duraturo stabile e questo stesso stabile. Eccola. Buona ultima ma anche la più bella.

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Miglieruolo
Mauro Antonio Miglieruolo (o anche Migliaruolo), nato a Grotteria (Reggio Calabria) il 10 aprile 1942 (in verità il 6), in un paese morente del tutto simile a un reperto abitativo extraterrestre abbandonato dai suoi abitanti. Scrivo fantascienza anche per ritornarvi. Nostalgia di un mondo che non è più? Forse. Forse tutta la fantascienza nasce dalla sofferenza per tale nostalgia. A meno che non si tratti di timore. Timore di perdere aderenza con un mondo che sembra svanire e che a breve potrebbe non essere più.

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