Sotto gli occhi (la censura) e fuori dallo sguardo (la realtà)

19esimo appuntamento con l’«Angelo custode» ovvero le riflessioni di ANGELO MADDALENA per il lunedì della bottega

Parlando con S., un mio “compaesano” (adesso mi considero parte della comunità del paese sul lago Trasimeno dove abito da più di un anno) di San Feliciano, gli faccio vedere una pagina dell’Espresso con il disegno di SuperDiMaio (Di Maio disegnato con il costume di Superman) e S. mi dice che ha votato «per lui», cioè per i 5 Stelle. Poi mi provoca dicendo che io non posso parlare perché non ho votato. Fra il serio e il faceto (conosco i miei polli) rispondo che capire e partecipare vuol dire informarsi, leggere i giornali e libri, «non come quel mio compaesano siciliano che ho incontrato una settimana fa a Pietraperzia il quale mi dice che non legge libri né giornali ma solo i post di Salvini (e ovviamente ha votato per lui)». Chiedo a S. se è soddisfatto dei primi mesi del governo Di Maio-Salvini-Conte, e lui mi cita il decreto che ha tagliato i vitalizi ai parlamentari, approvato dopo poco tempo dall’istallazione del governo “del cambiamento”. S. mi provoca di nuovo dicendo che anche per colpa mia (che non ho votato) il Movimento 5 Stelle non ha raggiunto il 40% dei consensi. Gli rispondo che per me sarebbe un pericolo se questo avvenisse, perché diffido della linea dei 5 Stelle: gli cito molte promesse non mantenute dai 5S e il fatto che sta perdendo consensi rispetto alla Lega; gli parlo della ridicolaggine della “manina” di Di Maio e della sceneggiata a «Porta a porta». S. cerca di difendere ancora le sue posizioni. Alla fine, per entrare nel concreto, ricordo la promessa (non mantenuta) di tagliare le spese militari da parte dei 5 Stelle.

Andando via S. mi chiede dove le leggo certe informazioni. Guarda caso nelle pagine dell’Espresso che tengo in mano, proprio la pagina dopo quella con SuperDiMaio :«Fake Man» è il titolo del reportage: «il caso Di maio: Dice tutto e il suo contrario. Perché non è un leader: è una macchina che fa quello che serve, all’occorrenza».

C’è questa notizia che leggo a S. inseguendolo: «Tagli alle spese militari relativi ad investimenti pluriennali per sistemi d’arma. Con questo taglio si destinano al reddito di cittadinanza le risorse prima destinate all’acquisto degli F35 (Luigi Di Maio, 21 aprile 2015)». Bella proposta, peccato che ad oggi, come c’è scritto nello stesso riquadro di pagina 17 dell’Espresso (14 ottobre 2018) «la ministra della Difesa Trenta (del M5S) in un’intervista a luglio conferma che l’Italia resta nel programma F35. E aggiunge l’obiettivo di arrivare al 2 per cento di PIL in spese militari. Oggi spendiamo l’1,4 per cento del PIL». Ecco un esempio lampante delle “fake” di Di Maio e del M5S. Si potrebbe parlare della TAV in Val di Susa e di altre TAV e della TAP in Puglia, ma soprattutto c’è da dire questo: leggere («l’Espresso» o altri giornali e libri di approfondimento) permette di non farsi prendere in giro, di controbattere, di difendersi dagli inganni politici e “popolari”.

Se poi ragioniamo della questione dei migranti andiamo “a bagno”. Ma non voglio infierire ricordando che Di Maio è stato uno dei primi a criminalizzare le ONG chiamandole «Taxi del mare», attribuendo complicità e connivenze tra gli scafisti e le ONG … ormai non più presenti nel Mediterraneo anche “grazie” a Di Maio e Salvini. Una delle cose che invece sta passando in silenzio è la censura di film (anche la fiction sotto la mannaia!) e di reportages (l’ultimo è su 3000 bambini migranti nell’isola di Lesbo) da parte della RAI. In Grecia giornali e telegiornali non parlano di altro: 4 poliziotti sospesi per violenza nei confronti di una povera donna ospite in un campo profughi dell’Isola di Lesbo; ne parla Valerio Cataldi nel suo reportage «Prigionieri sull’isola», citando 3 mila bambini migranti intrappolati in Grecia e in Bosnia dai muri alzati dall’Europa. Dopo aver messo in programma il reportage per sabato 20 ottobre, “misteriosamente” RAI 2 lo ha cancellato all’ultimo momento, trasmettendo la replica di un telefilm. E’ l’ultimo di una lunga serie di censure o tentativi di censura. Il più recente è stato quello della Lega che ha chiesto a Fabio Fazio di non invitare Mimmo Lucano all’intervista prevista per domenica 21 ottobre. Un’altra censura è la “sospensione” del film tv Tutto il mondo è paese, una fiction che racconta l’esperienza di Riace, con Beppe Fiorello nei panni del sindaco Mimmo Lucano. In questo caso la RAI l’ha bloccata perché Lucano aveva da qualche mese ricevuto «un avviso di garanzia dalla Procura di Locri per alcuni presunti reati collegati al sistema di accoglienza». Fiorello è indignato e dice queste sacrosante parole: «Sono tanti, intellettuali, registi, scrittori, attori, attrici giornalisti che si indignano per l’esclusione di una giurata da un talent show; pochi invece pronunciano parole di denuncia per questa vicenda che rischia di trasformarsi in censura». C’è un altro elemento importante sotto gli occhi di tutti ma se uno non “legge” non lo vede, quindi non percepisce la realtà e si aliena; e non sarà una scheda elettorale scarabocchiata una volta ogni 5 anni a giustificarlo o peggio ancora a salvarlo dall’alienazione. Il nuovo presidente della RAI si chiama Marcello Foa, voluto fortemente dalla Lega, è molto vicino alle posizioni sovraniste e diffusore di molte fake news sui migranti e sulle ONG (per screditare le seconde e infamare i primi). Nel link qui sotto una piccola rassegna delle bufale diffuse da Foa. Ecco, il cerchio si chiude e molte cose si spiegano, alla luce della “lettura della realtà”.

https://www.ilfoglio.it/televisione/2018/07/31/news/tutte-le-fake-news-di-marcello-foa-208196/

QUESTO APPUNTAMENTO

Mi piace il torrente – di idee, contraddizioni, pensieri, persone, incontri di viaggio, dubbi, autopromozioni, storie, provocazioni – che attraversa gli scritti di Angelo Maddalena. Così gli ho proposto un “lunedì… dell’Angelo” per aprire la settimana bottegarda. Siccome una congiura famiglia-anagrafe-fato gli ha imposto il nome di Angelo mi piace pensare che in qualche modo possa fare l’angelo custode della nuova (laica) settimana. Perciò ci rivediamo qui – scsp: salvo catastrofi sempre possibili – fra 168 ore circa che poi sarebbero 7 giorni. Intanto aggiungo qui sotto uno “spot” (non richiesto da lui ma voluto da me) dell’ultimo libro di Angelo Maddalena che uscirà a breve. [db]

«IN ASCOLTO»

E’ un diario intimo e politico, poetico e mistico. Un percorso di “ritorni” e di sfoghi lucidi. Un libro essenziale per sentire l’insufficienza e la precarietà dell’esistere, per raccontare la distanza e il distacco dal “successo facile”, un inno alla «sana e necessaria solitudine antica e atavica, che è fatta più di silenzio e di armonia cosmica, e forse, non è neanche solitudine».

Con un “dialogo resistente” tra Luca Privitera e Angelo Maddalena

A PROPOSITO DI ABOLIZIONE DEI VITALIZI E DI SPESE MILITARI LA “BOTTEGA” RIPROPONE UNA VIGNETTA “MATEMATICA” DI MAURO BIANI.

 

Redazione
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