Sparite-sparate: Erbè, Ciarapani e…

I – Di che razza sono i numeri?

L’uso in questa rubrica dei numeri romani è sarcasmo verso chi vorrebbe liberarci della multiculturalità e dunque anche dei numeri arabi.

II – Notizie buone o quasi

Sono poche purtroppo le notizie positive (e persino “normali”) intorno alle questioni che qui si affrontano ma stavolta le privilegiamo. Eccole subito tutte insieme che non si disperdano fra una notizia brutta e un’altra pessima.

Rallegra sapere ovviamente che in Italia si ribellano alcune «spose forzate», cioè le ragazze costrette dai genitori in nome della tradizione, a nozze combinate senza il loro consenso. Su «La stampa» del XXII dicembre a esempio si raccontava della seconda “rivolta” in tre mesi di due ragazze di origine asiatica.

Davvero insolita e rallegrante la notizia (a esempio su «Il fatto» del 18 gennaio) che Paolo Brazzarola, sindaco di Erbè, un piccolo paese del veronese, ha consegnato alla scuola del paese la copia della nostra Costituzione tradotta in arabo (a cura dell’Anci, l’associazione nazionale dei Comuni italiani).

Bella la storia (Goffredo Fofi su «L’Unità» del XXIII gennaio) della coop Ciarapani, «interamente gestita da cittadini rom», che a Lamezia Terme si occupa di raccolta differenziata e pannelli solari. Ma cosa significa Ciarapani? E’ la «tenda che protegge dalla bufera». Lo stesso giorno «il manifesto» racconta la vicenda davvero incredibile di Vadar, «il rumeno che non riusciva a tornare a casa». Potete trovarla sul sito di Naga – che lo ha aiutato verso il faticoso lieto fine – o su codesto blog.

Ci sono poi vicende che a un tempo rattristano e rallegrano. A esempio mentre si torna, un anno dopo, a parlare della rivolta di Rosarno per registrare che purtroppo tutto è uguale invece arriva un piccolo, bel segnale di civiltà dall’omaggio che il corteo degli immigrati fa sostando alla casa di Caterina Valarioti, la madre quasi novantenne di Peppe che fu ucciso dalla ‘ndrangheta nel 1980. Molto interessante è anche il ritratto controcorrente dei somali “accampati” nell’ex ambasciata di Roma tracciato da Antonello Mangano su «il manifesto» del IV gennaio. C’è degrado e c’è disperazione per la situazione assurda e illegale di rifugiati che non vengono aiutati in alcun modo ma Mangano racconta anche di saperi e progetti. E’ la complessità del reale che disturba i giornalisti ormai drogati di stereotipi e manicheismi.

Sul fronte della normalità (che spesso latita e/o fa scandalo) tre notizie che hanno chiuso il 2010. Quella che i tribunali hanno bocciato la discriminazione «su base etica» ovvero il rifiuto ad assegnare ai rom i previsti 25 appartamenti. Ovvio, dunque normale, che la Cassazione ribadisca che un’immigrata ha diritto a un contratto se aiuta stabilmente in casa. Altrettanto giusto i giudici di Biella non abbiano riconosciuto attenuanti – dunque 20 anni di carcere – all’italiano Franco D’Onofrio che uccise il senegalese Ibrahim M’Body per non pagargli il dovuto (500 euri).

III – Fortuna che c’è l’Europa

La notizia migliore è che dal XXIV dicembre in Italia sono più difficili le espulsioni perchè l’Italia deve applicare una direttiva europea. E infatti già il XII gennaio il «Corriere della sera» registra che, a Torino e a Firenze, «scattano le assoluzioni», visto che l’Italia non si è adeguata al testo europeo.

Una vicenda che molti giornalisti raccontano confusamente forse per non dire che la Ue boccia le leggi razziste italiane. Basta andare in rete per tradurre in modo chiaro i balbettii; ecco come Maria Rosaria Baldin riassume le questioni-chiave su codesto blog.

«In quanto Paese membro dell’Unione Europea, l’Italia è tenuta a applicarne le direttive e deve farlo entro due anni […] hanno valore gerarchico superiore rispetto alle leggi nazionali […] deve armonizzare la legislazione interna […] In caso contrario viene aperta una procedura di infrazione e lo Stato sanzionato con multe salate […] Fatta salva la responsabilità per i danni derivanti da tale omissione, si può far valere la direttiva europea davanti al giudice, che “disapplica” le norme interne in contrasto […] Per questo motivo nel 2008 il governo non riuscì a far passare la espulsione dei cittadini comunitari (la legge 30/2007, che regolamenta il loro status, deriva da una direttiva europea). Questa premessa è necessaria per capire l’importanza della direttiva rimpatri” non recepita. […] La normativa che ora deve essere disapplicata in base alla direttiva europea […] regola respingimenti, controlli alle frontiere, espulsioni e trattenimento nei Centri identificazione ed espulsione (Cie). […] Il trattenimento nei Cie d’ora in avanti sarà possibile solo nei casi di rischio di fuga o quando lo straniero eviti od ostacoli la preparazione del rimpatrio o dell’allontanamento […] In poche parole le espulsioni con accompagnamento alla frontiera non saranno più possibili, l’internamento nei Cie non sarà più possibile tranne casi gravissimi e, comunque, per periodi brevi. […] Chi si occupa di immigrazione ora ha strumenti di tutela molto forti.

IV – Un piccolo errore

Un mese fa questa rubrica segnalava che i “grandi” media non avevano dato peso al raid razzista (con un romeno ucciso) di Barcellona Pozzo di Gotto. Mi era sfuggito però l’articolo su «La stampa» del 7 dicembre. Il quadro però, in sostanza non cambia: al solito quando gli immigrati sono vittime molti giornalisti si distraggono.

V – Ancora mobbing istituzionale

«Dopo un ventina di ricorsi vinti contro ordinanze discriminatorie, dal bonus bébé ai soli delle alpi, stiamo valutando di agire anche contro la cosiddetta ordinanza anti ghetto del comune di Brescia», annuncia la Cgil di Brescia. «Castelmella, Montichiari, Ospitaletto, Calcinato, Roccafranca, Verolanuova, Bassano Bresciano: sono solo alcuni dei comuni che stiamo monitorando per le scelte dei rispettivi sindaci di negare agli stranieri sussidi sociali». Il punto chiave è questo: «Tutti i giudici che si sono espressi fino ad ora hanno stabilito che non si possono differenziarvie prestazioni sociali in base alla cittadinanza o al possesso o meno della carta di soggiorno, quindi i Comuni che lo fanno sono contro la legge». La Cgil bresciana ha anche presentato un opuscolo dal titolo «I diritti appesi alla gru».

VI – Omofobia in crescita

Questa rubrica non si stanca di ricordare che il razzismo purtroppo ha molte facce. Se si tollera il pregiudizio verso gli stranieri si legittima quello verso chi è omosessuale, se cresce il disprezzo per gli handicappati chi si stupirà se cresce una campagna contro i più elementari diritti delle donne? Per questo stavolta la rubrica lascia perdere (per modo di dire) il razzismo di pelle (o di etnia) e sottolinea che il 2010 si è chiuso con una grave aggressione omofoba di nuovo a Roma, il XXVIII dicembre. La capitale ha un triste primato per le aggressioni dirette contro gay (o presunti tali): quelle gravi sono state 8 ma è la punta dell’iceberg perchè gli esperti spiegano che in media solo un’aggressione ogni 10 viene denunciata. Ma c’è anche una banda del sonnifero che prende di mira particolarmente i turisti nelle zone di Roma con locali gay: una di queste “dolci” rapine è finita in tragedia perchè. dopo il sonnifero, la vittima non si è più risvegliata.

VII – Restate in contatto

Non resta spazio per raccontare i primi “esami d’italiano” o per ragionare sul XVI rapporto sulle migrazioni della fondazione Ismu che fotografa interessanti cambiamenti. Alle prossime puntate allora.

10 – Finchè c’è lei…

la Costituzione, qualche speranza c’è – anche in questi brutti tempi – ma bisogna difenderla e applicarla. A partire dall’articolo 10 (numeri arabi sì).

SOLITA NOTA

Notizie sparite, notizie sparate. Certezze, mezze verità, bufale, voci. Questa rubrica prova, a ritmo mensile – sulla rivista “Come solidarietà” e in codesto blog – a recuperare e/o commentare quel che i media tacciono e/o pompano (oppure rendono incomprensibile, con il semplice quanto antico trucco di de-contestualizzarlo) su migranti, razzismi e dintorni..

Redazione
La redazione della bottega è composta da Daniele Barbieri e da chi in via del tutto libera, gratuita e volontaria contribuisce con contenuti, informazioni e opinioni.

Un commento

  • …notizie sparite notizie sparate… Se non avete la capacita di fronteggiare pacificamente i vostri avversari,anche a costo di farvi massacrare,allora l’apatia è ingiustificabile:prendete i fucili e sparate ai vostri nemici. GHANDI

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