«Storie della soglia»

        Quadri e mondi dell’onironauta Rossana Corti raccontati da Ignazio Sanna (*)

Locandina-RossanaCorti

Il nuovo progetto dell’onironauta (come si definisce nel suo sito web: http://rossana-corti.weebly.com) e pittrice Rossana Corti si chiama «Storie della Soglia». Si tratta di un insieme di sette quadri (olio su tela) che rappresentano sette mondi distinti ma comunicanti e connessi tra loro. Introdotti da altrettanti ‘dialoghi surreali’ tra lei e Silvia Piras1, dal 10 febbraio sono visibili online sul suo sito, su https://www.facebook.com/rossanac1 e su https://plus.google.com/100786622369844099313.

La soglia «rappresenta quel limen che separa ma anche introduce il sé e l’altro da sé, inteso anche come dimensione altra» spiega Rossana Corti. Nell’intenzione dell’autrice le opere vengono caricate di un’energia positiva: muovendosi nello spazio e interagendo con i fruitori ricavano una carica emotiva dinamica. «Ogni quadro è come un mondo a sé, creato attraverso un linguaggio surreale, fantastico» aggiunge . «I sette dialoghi surreali sono sistematici: ognuno di loro focalizza un determinato tema». Il botta e risposta fra le due interlocutrici serve ad attivare processi di attenzione e riflessione. L’illustrazione dei dialoghi ha una funzione iconica che inquadra il registro del dialogo (drammatico, intimistico, propositivo…). «Non è un rapporto didascalico, piuttosto funziona come un pulsante di start, che dà l’avvio» spiega icasticamente. La locandina introduce le silhouettes delle due interlocutrici protagoniste dei dialoghi introduttivi. Ci mettono la faccia (sia pure disegnata) ma anche l’anima. Come rivendica con orgoglio Rossana Corti, lo strumento utilizzato per realizzare la locandina è una penna Bic Crystal Nera ovvero ciò che si potrebbe definire, prendendosi una certa libertà, un esemplare di pinna vulgaris communis.

Alla base del lavoro di Rossana Corti c’è sempre un approccio sistematico nei confronti dell’opera da intraprendere: nulla è lasciato al caso. L’autrice crede nell’organizzazione del lavoro, nel senso che anche il più minuto dettaglio ha una sua funzione . Tra le sue influenze emotive troviamo la speculazione sulla cimatica2; a livello iconico Hieronymus Bosch e Piero della Francesca e in campo letterario il Michael Ende de «Lo specchio nello specchio» e de «La prigione della libertà».

Tra i precursori di questo progetto troviamo il «Breve Dizionario dal Margine», un’operina che gioca su un sintagma biblico, ‘timshel’3, che significa ‘tu puoi’. L’implicazione è che, come John Steinbeck spiega da par suo in «La valle dell’eden» (East of Eden, 1952), l’uomo può sempre scegliere se agire per perseguire il bene o il male. Rossana Corti disegna ciascuna delle sette lettere che compongono l’espressione ebraica secondo lo stesso stile grafico, penna compresa, impiegato per la locandina di «Storie della Soglia». Ogni lettera è la prima di un aforisma, fra i quali mi piace segnalare l’ultimo, quello della lettera L: «Legami, o della meraviglia di trovare un posto proprio, vero, per qualche tempo o per sempre, dentro il cuore e i pensieri di un altro, così da potersi ritrovare quando ci perdiamo nella paura o nelle parole bugiarde. E di poter essere, così come si è. Scelti. Voluti. Amati».

 

1 Autrice del testo critico che apparirà online per ultimo, e di tutti quelli delle precedenti personali di Rossana Corti, Silvia Piras è anche l’ultima arrivata tra i soci del direttivo del Circolo del Cinema Laboratorio 28 (con sede in via Montesanto 28 a Cagliari) che organizza incontri partecipati in occasione di proiezioni a carattere tematico.

2 https://it.wikipedia.org/wiki/Cimatica

3 Genesi, cap. IV.

Ignazio Sanna

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