Studiando (di Pabuda)

piantando le unghie,

pagina dopo pagina,

sulle righe migliori,

scoprendo l’inghippo

e ricascandoci

appena poggiato il volume.

riprovando:

una, due, tre,

quattro volte. anche cento

presumendo e riassumendo.

raschiando via le apparenze,

scostando le tende

e lisciando le pieghe.

prendendo appunti

e lasciandosi andare,

rileggendo e ricopiando

rimirando,

con un briciolo d’esaltazione,

sul palmo aperto della mano,

il nocciolo splendente

del concetto che,

un attimo dopo,

rotola chissà dove.

ricominciando tutto da capo,

contenti di ricominciare

a studiare

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Pabuda
Pabuda è Paolo Buffoni Damiani quando scrive versi compulsivi o storie brevi, quando ritaglia colori e compone collage o quando legge le sue cose accompagnato dalla musica de Les Enfants du Voudou. Si è solo inventato un acronimo tanto per distinguersi dal suo sosia. Quello che “fa cose turpi”… per campare. Tutta la roba scritta o disegnata dal Pabuda tramite collage è, ovviamente, nel magazzino www.pabuda.net

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