Sulla infinitezza – Roy Andersson

(visto da Francesco Masala)

un film (Leone d’Argento al festival di Venezia nel 2019) che ha saltato la sala e subito è apparso su Raiplay.

una serie di piccolissimi film, a volte legati fra di loro, ciascuno accompagnata da una minipresentazione con una voce femminile.

a volte gli sketches sono comici, esplosivi, di sicuro spiazzanti.

l’idea che uno si fa con questo film è che questa Svezia non sia un posto allegro, molto diverso dal nostro, ma non sappiamo cosa è meglio, al cinema non si fanno classifiche.

rari sono i bambini, adulti e vecchi appaiono irrimediabilmente tristi e goffi, annoiati e invidiosi, gente che si fa i fatti propri.

a scanso di equivoci il film è molto bello e Roy Andersson è bravissimo.

buona (televisiva) visione.

 

QUI il film completo, su Raiplay

 

https://markx7.blogspot.com/2021/10/sulla-infinitezza-roy-andersson.html

 

 

Roy Andersson ha girato anche molte pubblicità, piccoli cortometraggi, in tutto e per tutto:

 

redaz
una teoria che mi pare interessante, quella della confederazione delle anime. Mi racconti questa teoria, disse Pereira. Ebbene, disse il dottor Cardoso, credere di essere 'uno' che fa parte a sé, staccato dalla incommensurabile pluralità dei propri io, rappresenta un'illusione, peraltro ingenua, di un'unica anima di tradizione cristiana, il dottor Ribot e il dottor Janet vedono la personalità come una confederazione di varie anime, perché noi abbiamo varie anime dentro di noi, nevvero, una confederazione che si pone sotto il controllo di un io egemone.

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