Svizzera, Italia, migranti e profughi: 2 film o 4

Recensioni vere e false… ma verosimili

LA BARCA E’ PIENA

Un film del 2016

Con scabro vigore, con un ritmo che non lascia respiro il recentissimo film «La barca è piena» di Markus Imhoof mostra come la ricca Svizzera non vuole rifugiati: che rischino la vita importa poco e ogni pretesto è buono per respingerli. Il regista dice molte cose, sgradevoli e commoventi. (db)

Un film del 1981

Cinque ebrei e un disertore tedesco si rifugiano nell’estate del 1942 in Svizzera ma i criteri razziali non bastano, secondo la legge di allora, a garantire lo statuto di rifugiati politici. Imhoof dice molte cose, sgradevoli o commoventi, e le dice con scabro vigore, con un ritmo che non lascia respiro ma che dà il giusto spazio all’analisi del comportamento e delle psicologie (così la recensione di Morando Morandini al film «La barca è piena»).

PANE E CIOCCOLATA

Un film del 2016

Profugo siriano in Italia, perseguitato dalla sfortuna e dalla burocrazia, si finge lombardo ma è scoperto ed espulso. Continuerà a lottare per conciliare lavoro e dignità. Commedia agrodolce sull’immigrazione. Franco Brusati, sceneggiatore e regista, sa di cosa parla e ha buona memoria della nostra emigrazione, così è capace di tenere in equilibrio umorismo, malinconia, pietà e satira. (db)

Un film del 1973

Emigrato italiano in Svizzera , perseguitato dalla sfortuna, cerca di farsi passare per svizzero ma è scoperto ed espulso. Continuerà a lottare per conciliare lavoro e dignità. Commedia agrodolce sull’emigrazione. Uno dei migliori film di Nino Manfredi ma il merito è soprattutto di Franco Brusati, sceneggiatore e regista, che tiene in equilibrio umorismo, malinconia, pietà satira (così la recensione di Morando Morandini al film «Pane e cioccolata»).

 

danieleB
Un piede nel mondo cosiddetto reale (dove ha fatto il giornalista, vive a Imola con Tiziana, ha un figlio di nome Jan) e un altro piede in quella che di solito si chiama fantascienza (ne ha scritto con Riccardo Mancini e Raffaele Mantegazza). Con il terzo e il quarto piede salta dal reale al fantastico: laboratori, giochi, letture sceniche. Potete trovarlo su pkdick@fastmail.it oppure a casa, allo 0542 29945; non usa il cellulare perché il suo guru, il suo psicologo, il suo estetista (e l’ornitorinco che sonnecchia in lui) hanno deciso che poteva nuocergli. Ha un simpatico omonimo che vive a Bologna. Spesso i due vengono confusi, è divertente per entrambi. Per entrambi funziona l’anagramma “ride bene a librai” (ma anche “erba, nidi e alberi” non è malaccio).

Un commento

  • Francesco Masala

    ecco la formula per la moltiplicazione dei film!
    se la scritta “recensione di Morando Morandini ” fosse sull’altro film molti, secondo me, ci cascherebbero, provare sarebbe un bell’esperimento cine-scientifico

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