Mack Reynolds, Mario Monti, la fs e noi
Immaginiamo che Mario Monti alle 19,30 circa d’un venerdì di maggio si annoi. E’ in giro per librerie ma non sa se vuol leggere testi seri o stronzate; anzi, è in uno di quei momenti dove il confine fra i due “generi” si confonde. In modo distratto ma forse richiamato dal subdolo sovra-titolo («Una tagliente ma lucidissima satira sulla debolezza
Continua a leggere