La scuola siciliana va alla guerra

di ANTONIO MAZZEO (*) Nel sistema educativo sembra non esserci più cittadinanza per la pace. Quella vera, disarmata e giusta. Nessuna intenzione di riflettere sul ruolo della Sicilia negli scenari di guerra planetari, sulla iperdronizzazione di Sigonella o sul MUOStro di Niscemi. Da Messina a Trapani, Catania o Comiso, “militari Usa brava gente”. E l’inno dei sommergibilisti prende piede. Sembrava

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Marocco, in morte di un pescatore

  Nella città di Hoceima, nella regione marocchina del Rif, un ordinario sequestro di merce si è trasformato in tragedia. Molti paragonano la morte del pescatore berbero Mouhcine Fikri, tritato vivo in un camion dell’immondizia, a quella del tunisino Mohamed Bouazizi nel dicembre 2010, considerato la scintilla che diede inizio alla cosiddetta Primavera araba. di Valerio Evangelista (*)

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I soliti sospetti

di Mark Adin Chi ha visto il film di culto “Casablanca” ricorderà il comandante Renault, che per giustificare agli occhi dei Tedeschi, nel Marocco francese da essi occupato, una qualche attività di polizia, non esitava ad impartire un ordine, passato nella storia del cinema per un topos tra i più citati: “Fermate i soliti sospetti”.

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