Je suis Charlie Coulibaly
di Francesco Masala (*) si può dire tutto, libertà, libertà, siamo tutti Charlie, perché non possiamo essere anche tutti Dieudonné, c’è qualcosa che non torna, vero?
Continua a leggereil Blog di Daniele Barbieri & altr*
di Francesco Masala (*) si può dire tutto, libertà, libertà, siamo tutti Charlie, perché non possiamo essere anche tutti Dieudonné, c’è qualcosa che non torna, vero?
Continua a leggeredi Daniele Barbieri «X» (*) Nell’indignazione e nell’emozione che hanno colpito me come tutti, dopo i fatti di «Charlie Hebdo», c’è qualcosa che continua a non quadrarmi, di fuori posto nella messa a fuoco degli eventi.
Continua a leggeredi Fabio Troncarelli Lo sapevate chi è che ha girato il video sul povero poliziotto Amhed Merabet, assassinato per strada
Continua a leggereAlcune considerazioni di Giorgio Riolo dopo Parigi (*) È il momento della retorica ributtante, del fiume di parole, del circo mediatico scatenato e senza freni,
Continua a leggere… riempi lo spazio vuoto di Noam Chomsky
Continua a leggeredi Santa Spanò Mi sono risvegliata in questo 2015 nel mezzo di un vero e proprio putiferio. Tutti a gridare: «Je suis Charlie!». Cosa avrà mai fatto uno scolaro di terza elementare di così straordinario da far dire a tutti di voler essere Charlie Brown? Ho pensato a lui, lo ammetto, al piccolo personaggio di Schulz. La confusione è durata
Continua a leggeredi Salvatore Palidda (*) Quando, perché, come e dove si genera il terrorismo che il 7 gennaio ha massacrato «Charlie Hebdo» ma prima si è manifestato in tante occasioni e non solo con il marchio “islamista”?
Continua a leggereParigi, 7 gennaio 2015: Giuliano Bugani scrive alla redazione di «Charlie Hebdo» (*)
Continua a leggeredi Rossana Rossanda da «Sbilanciamoci» (*) Non si possono portare avanti due politiche opposte – l’accarezzare vecchie e ingiustificabili tendenze coloniali e la difesa dei valori repubblicani – come ha fatto il governo socialista francese, nel tentativo di mettere in campo un diversivo allo scontento popolare in tema di diritti dei lavoratori e di politica economica.
Continua a leggereIl cortocircuito di Charlie Hebdo, difeso dalle peggiori destre del pianeta in maniera strumentale, in nome di un odio anti-immigrati e da un’ossessione securitaria che contribuirà ad aumentare la repressione a scapito di diritti civili, politici e sociali, è rinfocolato dallo stupido attentato al giornale satirico francese, molto simile a quello che una volta era il nostro “Cuore”. Qui le
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