Trittico dell’Orgoglio Comunista, 3: Il prevalente valore dei soldi

di Mauro Antonio Miglieruolo *** I miei guai (i miei soliti guai) iniziarono con l’atterraggio di un disco volante a Grotteria. In anteprima mondiale assoluta. L’atterraggio a Lucca, del quale tanto si vocifera, è stato solo il secondo, si è verificato una settimana più tardi ed ebbe conseguenze mediatiche solo perché a parlarne fu un soggetto di gran nome, non

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Trittico delle riflessioni – 2: Una società di fratelli

(appendice al trittico dell’orgoglio comunista) di Mauro Antonio Miglieruolo 1 Il mondo, ahimé! è governato dall’avidità, dalla propensione al furto, dalla libidine dell’inganno. Punti di vista perversi corrodono gli animi, oscurando la capacità medesima di vedere nelle cose. Cosicché l’inganno moltiplica, il furto si espande, l’avidità diventa virtù: il mezzo per garantirsi la sopravvivenza. Nella società di tutti contro tutti

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Trittico dell’orgoglio comunista, 2: Andare a Zalina

di Mauro Antonio Miglieruolo *** Ero l’unico tra gli imbarcati per Zalina a vantare un’origine terrestre. Questo avrebbe comportato il diritto, sulla base degli accordi interrazziali di Andromeda Quattro, a un trattamento privilegiato. Negli ultimi anni però il privilegio, ottenuto quale compenso del libero accesso delle merci intergalattiche su Sol III, valido sulla carta, tramite misure amministrative da parte dei

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Trittico dell’orgoglio comunista, 1: L’Arma Totale

di Mauro Antonio Miglieruolo *** Quando si seppe del privilegio che mi era stato concesso dalla Servitù Ammassale di Doppio Algol Diciassette, intorno a me si scatenò l’inferno. I primi a comparire furono i “giornalisti”, vere e proprie locusta della tranquillità altrui. Il videocitofono si intasò di chiamate. Pigiavano il pulsante tanto in fretta che il sistema di trasmissione si

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Risposta a Emiliano Brancaccio

di Mauro Antonio Miglieruolo affinché non vi siano equivoci o fughe nella teoria per sottrarsi alle responsabilità politiche del momento. Premessa: Brancaccio (qui sotto troverete il testo dell’articolo che ho esaminato) naturalmente ha ragione. Impossibile anzi dargli torto, neppure saprei da dove cominciare per comminargli tale ingiustizia. Devo tuttavia precisare che si tratta di ragione astratta,

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