Bolivia: lo scempio

Evo Morales da tempo non era più l’indio ribelle che toglieva il sonno a Washington. L’ultradestra ha sfruttato nel modo migliore le sue enormi contraddizioni, e quelle del Movimiento al Socialismo, per dare vita ad un colpo di stato apertamente programmato e capeggiato da fondamentalisti religiosi quali l’autoproclamata presidenta Jeanine Añez e il picchiatore Luis Fernando Camacho. In gran parte

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I golpisti si impadroniscono della Bolivia

Lo avevano promesso e lo hanno fatto. Fondamentalisti religiosi, esponenti dell’ultradestra, i comitati civici parafascisti dell’Oriente boliviano già prima delle presidenziali avevano detto pubblicamente che avrebbero tolto di mezzo Evo Morales. Certo, dopo aver perso nel referendum del febbraio 2016, il presidente boliviano non avrebbe dovuto ricandidarsi. Tuttavia, questo è un colpo di stato, con buona pace di chi ritiene

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