Il periodo dei regali – ricercatori inclusi

di Božidar Stanišić   Dopo il Jobs Act in questo Paese tutto diventa chiaro: il precariato sta scomparendo, però assieme ai precari. Ora sta toccando i ricercatori universitari, malgrado le statistiche non siano bugiarde: dall’Italia se ne vanno, ma resta, per (s)fortuna il ministro Poletti, perito agrario di professione. Niente disoccupazione ai precari – vedi l’articolo qui sotto – come

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Un Workers Act per cambiare

di Rossana Rossanda Dietro le formule nebulose del Jobs Act del governo si rivela la volontà di rendere la prestazione della manodopera più flessibile sia in entrata che in uscita, cioè meno garantita per i dipendenti sia nell’assunzione che nel licenziamento. Ma un’alternativa è possibile. ll testo dell’introduzione al Workers Act di “Sbilanciamoci!”.

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Il capitalismo miseria

In Italia la Trelleborg, multinazionale svedese dei pneumatici, ha firmato con i sindacati un contratto che prevede le garanzie dell’art.18 per i nuovi assunti. Scandalo: pare che quell’impresa sarà espulsa dalla Confindustria per aver violato la legge nota come Jobs Act. (da qui). ———————————————– La mattina del 5 Gennaio 1914, un meccanico ancora sconosciuto e diventato produttore di automobili, chiamato

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Se tre mesi vi sembrano troppo

E bravo il ministro Giuliano Poletti. Finalmente parole chiare. I suoi figli, prima di ricevere orologi d’oro e posti di lavoro paraculati da adulti, mica fanno tre mesi di vacanza: vanno ai mercati generali a sperimentare il lavoro nero spaccandosi la schiena tra patate e mele. Finalmente un ministro che la dice giusta e invita i concittadini a fare altrettanto,

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