Tra amori e fatica: Amado mio

Quel 12 agosto 1912, mentre nasceva Jorge Amado, si discuteva con passione: il Brasile sarà un grande Paese? «Solo se ci libereremo delle razze inferiori, se metteremo fine al perenne Carnevale che regna qui» spiegavano le elites. Errore, quello che oggi si è conquistata la scena è un Brasile meticcio che sa coniugare allegria e serietà. La stessa

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A chi s’ammazza (quasi) per sopravvivere (forse)

Pensando a chi anche ad agosto continuerà a passare da un lavoro schifoso a uno quasi infame, mi è tornato in mente questo “vecchio” (del 2009) e bel libro, a tratti molto divertente, di Iain Levison: ve ne consiglio la lettura mentre cercate di affinare l’istinto di sopravvivenza-resistenza, aspettando il colpo di culo individuale e/o la controffensiva collettiva. (*)

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Un’altra barzelletta è possibile?

Da quando un personaggio pubblico (sì, lui: il signor P2-1816) racconta barzellette volgari e spesso razziste davanti a platee italiane e straniere, chi ama raccontare storielle – pur se di altro genere – prova un certo imbarazzo. Eppure se, come dice quel saggio slogan, «un altro mondo è possibile» evidentemente anche un’altra cultura e altri modi di raccontare sono possibili

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