Il suicidio dell’Europa

di Marco Revelli (*) Cosa diavolo avessero in testa i cinque leader europei, quando hanno deciso di convocare il loro minivertice sulla “sicurezza” in quel villaggio ghiacciato della Lapponia dal nome impronunciabile – Saariselkä -, è difficile immaginarlo. Certo è che se si voleva proporre una metafora dello stato presente dell’Europa, una più efficace – e tremenda – di questa
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