Technogym: non è tutto oro quel che luccica

di Davide Fabbri (*)

Fanno bene ora le forze sindacali – dopo troppo tempo di silenzio mediatico – a rivendicare con forza i diritti dei lavoratori all’interno dello stabilimento di Technogym.

Dietro gli slogan salutisti di Mister Fitness Nerio Alessandri, quale realtà lavorativa si nasconde? Da tempo diversi lavoratori mi parlano di pesanti carichi di lavoro, di condizioni difficili per chi presta attività all’interno dell’azienda di via Calcinaro e di un turn over di lavoratori per dimissioni volontarie non indifferente.

Non solo. Mi arrivano segnalazioni sulle condizioni dei lavoratori disabili (anche con patologie gravi) con gli stessi carichi di lavoro di persone normodotate.
Ricevo telefonate di mamme lavoratrici con bimbi piccoli alle quali è stato revocato il part-time.
Se la cosiddetta “Wellness Valley” è così splendente come viene dipinta dal suo fondatore Nerio Alessandri, qualcosa non torna. Molto più di qualcosa non torna.

Vedi le locandine delle assemblee sindacali odierne in Technogym a Cesena.

Davide Fabbri, blogger indipendente – Cesena, 27 marzo 2018

(*) in “bottega” cfr  I poteri forti di Cesena – 2: Nerio Alessandri, PARADOSSO TECHNOGYM. DISTRIBUZIONE DI SALI MINERALI AGLI OPERAI PER EVITARE MALORI E SVENIMENTI?  , Technogym, se ti ammali niente premio, Technogym: si vola… anche nel ravennate, Cesena, il primo aprile e l’imperatore Nerio e Fra il sindaco (di Cesena) Paolo Lucchi e…

 

Davide Fabbri

Un commento

  • Io e mia moglie siamo invalidi quindi per noi fare fisioterapia è fondamentale. Poterla fare a casa per chi ha problemi di deambulazione è un bel vantaggio.
    Ci è stata regalata una vecchia ercolina a cui mancano delle parti fondamentali.
    Ho chiamato Technogym per poterle comprare, e poi adattarle. Mi è stato risposto che loro non vendono nessuna parte di ricambio, e soprattutto non lo fanno per fare qualche “accrocchio” ho provato ad insistere spiegando il problema nei dettagli ma la responsabile dell’assistenza tecnica mi ha portato come esempio il fatto che nessun rivenditore di parti di ricambio per automobili mi venderebbe mai niente senza il libretto della macchina…la conversazione è proseguita ancora per qualche minuto fino a che la “gentile” interlocutrice ha riattaccato, naturalmente senza alcun cenno di saluto.
    Io capisco le politiche commerciali delle aziende e le rispetto, ma raccontare balle ed essere maleducati per giustificare un sacrosanto diritto non mi pare possa far del bene alla vostra azienda.
    Per quanto riguarda quello che potrebbe diventare un “accrocchio”, posso dire dipende dai punti di vista, magari nel frattempo potrebbe dare uno sguardo al brevetto n 0001414842″ APPARECCHIATURA PER LA CURA DELLA COLONNA VERTEBRALE” di mia invenzione e realizzazione..
    Cordialmente Luca Vanin

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