Tonino Guerra: «La Piòma»
207esimo appuntamento con “la cicala del sabato” (*)
LA PIÓMA
A n m’arcòrd piò e’ dé
e l’òura ma a sémi sòtta Nadèl,
ò vést che caschèva una pióma
da in zoima e’ campanoil
e a so rèst a guardè pr’aria
cumè ch’a fóss me che vulèva
e pianin pianin a so arivàt ma tèra
s’una legerèzza che mai.
La piuma
Non ricordo più il giorno
e l’ora ma eravamo sotto Natale,
ho visto che cadeva una piuma
da in cima al campanile
e sono restato a guardare in alto
come se fossi io che volavo
e piano piano sono arrivato a terra
leggero come non mai.
(*) Qui, il sabato, regna “cicala”: libraia militante e molto altro, codesta cicala da oltre 15 anni invia ad amiche/amici per 5 giorni alla settimana i versi che le piacciono; immaginate che gioia far tardi la sera oppure risvegliarsi al mattino trovando una poesia. Abbiamo raggiunto uno storico accordo: lei sceglie ogni settimana fra le ultime poesie inviate quella da regalare alla “bottega” e io posto. Perciò ci rivediamo qui fra 7 giorni. [db]