Trump, il peggio… cioè il meglio?

di Giorgio Chelidonio (*)

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Tagliarsi “il piffero” per fare un dispetto alla propria compagna… E’ il senso che ho ricavato da alcune testimonianze di “italo-americani recenti” (del tipo «Ho votato Trump perché il Paese ha bisogno di essere finalmente guidato da una persona onesta e trasparente») ma anche da quello che riporto qui di seguito: «condivido la politica di Obama ma ho votato Trump perché non posso permettermi l’Obamacare» [LINK 1]. Mille deduzioni e contro-deduzioni possono essere (e saranno) sviluppate ma il rischio più evidente è che prevalga la “teocrazia del vincitore”, visione barbarica secondo cui “il capo (quali che siano le sue idee) non si cambia fin che vince”. Proprio sull’onda di questo arcaico vizio non solo ci siamo sciroppati il quasi-ventennio del Berlusca ma ci ritroviamo con una “sinistra” (e gran parte della società) berlusconizzata. Figuriamoci i commentatori nostrani, cresciuti in una cultura dedita a “andare in soccorso al vincitore” (come ripeteva ironicamente Enzo Biagi). La politica nostrana del “votare turandosi il naso” sta dando i suoi frutti anche negli Usa ma per capire le radici del fenomeno (a mio avviso per nulla sorprendente) suggerisco di rileggersi almeno la trama del film «La seconda guerra civile americana», una illuminante metafora della loro politica interna, che evidenziava, già 20 anni fa, le relazioni fra i vizi sociali dei pseudo-liberal della East Coast e quelli della “Bible Belt” [LINK 2] convergenti con il diffuso “mal di pancia” degli Stati centro-occidentali de-industrializzati detti “Rust Belt” [LINK 3].
Buona lettura, “buona visione” e buone riflessioni, magari anche sugli elementi di “trumpismo”
[LINK 4] più o meno evidenti nella campagna referendaria per il “sì”.

UNA LETTERA AL “WASHINGTON POST”

http://www.corriere.it/elezioni-presidenziali-usa-2016/notizie/io-donna-musulmana-immigrata-ho-votato-trump-vi-spiego-perche-6fb6ca02-a7e6-11e6-b076-c4200a7222c9.shtml

“Io, donna, musulmana e immigrata: ho votato Trump e vi spiego perché”

«Questa è la mia confessione – spiega Asra Nomani in una lettera/articolo al Washington Post – sono una di quegli elettori silenziosi. E non sono bigotta, razzista, maschilista o suprematista bianca, come vengono chiamati gli elettori di Trump». 51 anni, madre single, Nomani ricorda di aver votato Obama nel 2008. Ma poi, scrive, nell’ultimo anno ha tenuto segreta la sua idea di votare Trump. Ma poi l’ha votato. «Ma respingo le accuse di odio, divisione, ignoranza che vengono rivolte all’elettorato di Trump. «Io – prosegue Asra – sostengo il Partito Democratico su aborto, il matrimonio omosessuale e il cambiamento climatico. Ma sono una madre single che non può permettersi l’assicurazione sanitaria Obamacare. E il programma del presidente “Hope Now” non mi ha aiutato». E come Asra, evidentemente, milioni di americani che dopo 8 anni di amministrazione Obama «lottano ancora per sbarcare il lunario».

Ma non è tutto. La colpa più grave del presidente uscente Barack Obama secondo Asra Nomani (che si definisce musulmana liberale…) è quella di essere stato troppo debole con il terrorismo islamico e troppo morbido con l’Islam Radicale. Naturalmente nella lettera di Asra c’è un passaggio sulle mail di Clinton e un duro attacco a Hillary. «Le rivelazioni delle donazioni di milioni di dollari alla Fondazione Clinton da parte di Qatar e Arabia Saudita hanno definitivamente affondato il mio sostegno per lei».

UNA SCHEDA

https://it.wikipedia.org/wiki/La_seconda_guerra_civile_americana

«La seconda guerra civile americana» (The Second Civil War) è un film per la televisione del 1997 diretto da Joe Dante.

Il film-tv è una satira della società e del sistema politico statunitense di fronte al problema dell’immigrazione e dell’integrazione delle minoranze etniche. Vi si racconta in chiave cinica e grottesca lo scaturire e l’evolversi di una immaginaria seconda guerra di secessione americana, provocata da una crisi molto mal gestita tra lo stato dell’Idaho e il governo degli Stati Uniti.

TRAMA > Nel prossimo futuro gli Stati Uniti d’America sono una società fortemente multietnica che ha accolto profughi e immigrati da ogni parte del mondo, con conseguenze un tempo non immaginabili. Il Rhode Island, ad esempio, è diventato uno Stato a maggioranza cinese dopo una massiccia immigrazione provocata da una terribile carestia in Cina; la città di Los Angeles ha un sindaco ispanico ed è divisa tra immigranti dal Messico e popolazione nera; lo Stato dell’Alabama ha un senatore nativo dell’India; il Texas e la città di Las Vegas sono ormai a maggioranza ispanica.
A seguito di una guerra tra India e Pakistan, la città pakistana di Karachi viene distrutta da una bomba nucleare. Trovandosi in un anno di campagna elettorale il presidente degli Usa si offre di accogliere parte dei profughi sul suolo americano con lo scopo di raccogliere voti dalla comunità pakistana immigrata. Il primo aereo passeggeri carico di orfani del Pakistan sarebbe destinato allo Stato dell’Idaho ma il governatore di questo Stato decide di chiudere i propri confini e si rifiuta di accogliere qualsiasi gruppo di profughi, affermando di voler difendere la vera identità del popolo americano. In realtà gli stanno a cuore solo i voti dalle comunità isolazioniste e nazionaliste, determinanti nell’Idaho. Tanto è vero che nemmeno il suo staff dà molto peso alle dichiarazioni del proprio capo ma tutta la vicenda assume una eco clamorosa a causa del massiccio intervento della rete televisiva via cavo “NN” (una parodia della CNN). Il cinico direttore della NN si adopera in modo da ottenere il massimo effetto mediatico dall’arrivo negli Usa dell’aereo di profughi. L’enfasi data alla vicenda costringe il Presidente e la sua amministrazione a prendere una posizione di fronte all’iniziativa del governatore dell’Idaho.
Dietro consiglio dell’influente lobbista di origine irlandese Jack Buchan, il debole presidente degli Stati Uniti intima un ultimatum al governatore dell’Idaho, affinché questi riapra le frontiere entro 72 ore. Poco prima dell’emissione dell’ultimatum però la scadenza viene portata da 72 ore a 67,5 ore, per non interferire con l’ultimo episodio della soap opera “Figli, figli miei” per non rischiare altrimenti di alienarsi i voti dell’elettorato femminile…

Se vi intriga questa prima parte, provate a completarne la lettura qui: 

http://scaricafilm.com/la-seconda-guerra-civile-americana-in-streaming-hd.html

http://filmisnow.it/la-seconda-guerra-civile-americana-streaming-hd.html

https://www.youtube.com/watch?v=W8pT2HrRH68

https://www.youtube.com/watch?v=FvjRKNDjvKE in inglese

ALTRI LINKS

[LINK 1] http://www.treccani.it/lingua_italiana/neologismi/searchNeologismi.jsp?abcd=abdc&pathFile=/sites/default/BancaDati/Osservatorio_della_Lingua_Italiana/Marzo_2012/Obamacare.xml&lettera=O

[LINK 2] http://www.treccani.it/enciclopedia/texas_res-3a20ba8a-87eb-11dc-8e9d-0016357eee51_(Enciclopedia-Italiana)/

[LINK 3] http://www.treccani.it/enciclopedia/stati-uniti_res-fb4c8417-9b9e-11e2-9d1b-00271042e8d9_(Enciclopedia-Italiana)/

[LINK 4] cfr Una scoreggia ci seppellirà? Trump e dintorni oppure https://www.alfabeta2.it/2016/05/22/lera-trump-scoreggia-ci-seppellira/ +
http://blog-micromega.blogautore.espresso.repubblica.it/2016/05/26/franco-bifo-berardi-perche-seduce-il-trump-show/

 

Giorgio Chelidonio

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