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  • Intervista a Michele Angioni,giovane comandante sardo della nave Astral di Pro Activa Open Arms, che stasera 21 marzo interviene a Cagliari Pirri a: IN FUGA DALL’INFERNO LIBICO SULLE ROTTE DEL MEDITERRANEO CENTRALE: LA POLITICA STRAGISTA DELL’UNIONE EUROPEA
    Teatro La Vetreria, Pirri-Cagliari, 21 marzo 2018 ore 17’30

    https://www.youtube.com/watch?v=SIIcRiUXCfE
    http://www.sardiniapost.it/…/muscoli-del-capitano…/

  • domenico stimolo

    Giù le mani dalle ONG delle navi umanitarie

    Venerdì 23 marzo davanti al tribunale in piazza Verga

    alle 10,30 presidio , alle 11,30 conferenza stampa

    Sabato 24 ore 10 manifestazione al porto di Pozzallo

    Salvare la vita a donne,uomini e bambini non è reato! Restiamo umani !

    Antirazziste/i Catanesi

    https://www.facebook.com/events/1969347063393758/

    sequestro nave ProActiva Open Arms. LasciateCIEntrare: “lo stop agli sbarchi avviene ora tramite il gioco della diplomazia e dell’incriminazione alla ONG”

    In questi ultimi, frenetici, giorni abbiamo assistito ad un fatto gravissimo e che fa chiaramente parte di una strategia non scritta ma applicata con disumanità dalle procedure e leggi delle istituzioni europee ed italiane. La nave umanitaria Open Arms – una delle imbarcazioni della Ong Proactiva, che per continuare ad operare nel Mediterraneo è stata costretta l’anno scorso a firmare il codice di condotta imposto dal Governo Gentiloni/Minniti – mercoledì 15 marzo ha soccorso in acque internazionali un barcone con uomini, donne e bambini. In quelle stesse acque internazionali, veniva avvicinata da una motovedetta della guardia libica che minacciava l’equipaggio, anche con l’uso delle armi, per la “restituzione” dei migranti caricati a bordo. Lo staff della ONG si è opposto alla restituzione, ovvero alla riconsegna di corpi ri-destinati ai lager libici. La OA ha immediatamente avvisato istituzioni e società civile di quanto stava accadendo. Nessuna istituzione italiana ha fatto qualcosa per intervenire su quanto stava accadendo. Perchè? Ma l’orrore e la violazione dei trattati internazionali non finisce qui. La Open Arms veniva fatta navigare senza ufficiale destinazione per quasi 24 ore. Rimbalzata dai fax e dalle comunicazioni diplomatiche, in attesa della definizione del porto di sbarco. Considerate le condizioni sanitarie di emergenza di una donna e di un neonato di tre mesi le è stato consentito di dirigersi fino a Malta dove su una motovedetta sono stati trasferiti madre e figlio.

    Nessun altro migrante è stato “accettato” dal Governo di Malta. Perchè? La nave riprendeva quindi obbligatoriamente il largo, in attesa di un fantomatico coordinamento tra Marina Italiana e Spagnola (è infatti battente bandiera spagnola la Open Arms) per una destinazione ancora sconosciuta. Mentre era in viaggio arriva l’indicazione di approdare in Sicilia a Pozzallo, dove verranno finalmente sbarcati i 216 migranti a bordo. Quanto è avvenuto va immediatamente denunciato a tutte le istituzioni coinvolte. Chiediamo che siano resi pubblici gli accordi tra l’Italia e la Guardia Costiera libica, realtà che non risponde a nessun governo eletto ma sotto scacco della milizia di turno, paese senza nessuna stabilità politica e che in particolare non ha mai sottoscritto la Convezione di Ginevra. Paese che viene dall’Italia foraggiato, nel senso di sostenuto economicamente, compreso l’addestramento delle forze di polizia e fornitura di mezzi navali e di sicurezza. Perché il Governo Italiano sottoscrive accordi con la Libia?

    Nelle ultimissime ore lo staff della Open Arms è stato audito dalle autorità competenti in Sicilia e, a quanto risulta, la nave è ora ferma per richiesta delle autorità. I legali della ONG hanno inviato diffida agli organi competenti che la trattengono in porto senza nessun avviso di reato ed alcuni componenti dello staff pare siano indagati per favoreggiamento all’immigrazione clandestina ed associazione a delinquere.

    LasciateCIEntrare denuncia quanto è avvenuto, esprime piena e totale solidarietà alla Ong ProActiva e all’equipaggio della nave. Questo non è che l’ennesimo e ultimo atto della criminalizzazione delle ONG e della cieca volontà di arrestare i flussi migratori, con qualsiasi mezzo, ed in totale contrasto con i Trattati Internazionali, ed il principio di solidarietà espresso anche nella nostra Costituzione. Una politica becera, disumana, che non fa che essere sponda delle politiche dei partiti di destra, preparando loro il terreno per continuare una vera e propria guerra ai migranti.

    https://www.facebook.com/LasciateCIEntrare/photos/a.514884418536770.117533.504727586219120/2142414112450451/?type=3&theater&ifg=1

    Solidarity is not a crime

    Sabato 24 marzo manifestazione al porto di Pozzallo

    https://www.facebook.com/events/367621187070985/

    https://www.asgi.it/asilo-e-protezione-internazionale/proactiva-open-arms-sequestro/

    https://www.a-dif.org/2018/03/19/il-caso-cap-anamur-assolto-lintervento-umanitario-e-oggi/

    http://m.famigliacristiana.it/articolo/migranti-affidarne-i-soccorsi-in-mare-alla-libia-significa-respingerli.htm

  • Comunicato di solidarietà con Proactiva Open Arms

    Ancora una volta la procura di Catania attacca il lavoro delle organizzazioni umanitarie con il pretesto del traffico di esseri umani, ma la magistratura (e i governi della UE) dovrebbe sapere fin troppo bene che il traffico nasce quando c’è repressione. Curiosamente, si invoca ipocritamente quest’argomento per legalizzare le droghe o la prostituzione, ma nessuno se lo ricorda mai quando si tratta dell’attività più naturale del mondo: spostarsi quando la vita nel proprio paese di origine diventa impossibile.
    Da anni ormai abbiamo sotto gli occhi quel che interessa davvero alla “Fortezza Europa”: impedire l’entrata dei migranti, in un’escalation continua di inumanità e di violazioni del diritto internazionale e dei diritti umani più elementari. Abbiamo visto sottoscrivere accordi con paesi noti per la loro mancanza di rispetto dei diritti umani, come la Turchia e la Libia, al preciso scopo di tenere lontani migranti e rifugiati. Abbiamo visto il governo italiano mandare una missione militare in Niger per questo stesso motivo. Oggi non sarebbe più di “ buon gusto “ costruire lager in qualche paese dell’Europa occidentale, ma è quello che si chiede di fare ad alcuni paesi, pagandoli perché facciano il lavoro sporco, e si chiudono gli occhi quando se ne costruiscono in Ungheria, o quando volontari neofascisti armati fino ai denti pattugliano le frontiere dei paesi balcanici per dare la caccia ai rifugiati e a chi cerca di aiutarli. Oppure si lasciano morire i rifugiati siriani di freddo e di stenti alle porte dell’Europa, o si abbandonano a s stessi i rifugiati della “giungla” di Calais, probabilmente sperando che le intemperie ne tolgano un po’ di mezzo. Anche “ lasciar morire” è genocidio, ed è quello che la UE sta facendo.
    In questa violazione sistematica delle leggi e dei principi più elementari di umanità, chi fa scandalo e finisce indagato e processato è chi aiuta i migranti a sopravvivere o a ricongiungersi ai loro familiari: tre volontari indagati a Ventimiglia per aver dato da mangiare a migranti, le ONG che soccorrono i disperati in mare indagate per presunti legami con i trafficanti (a tuttoggi non provati), una guida alpina francese indagata per aver soccorso una donna nigeriana incinta di otto mesi a 1900 metri d’altezza in mezzo alla neve…….
    In questo caso si accusa la ONG Proactiva Open Arms di non aver riconsegnato i migranti alle autorità libiche, dato che l’accordo firmato con la UE la renderebbe automaticamente un paese sicuro, nonostante le notizie che continuano ad arrivare di detenzione dei migranti in condizioni inumane e addirittura di traffico di schiavi. Proactiva Open Arms ha fatto quello che doveva fare: cercare una destinazione sicura per le persone che aveva salvato.

    Noi di WILPF ITALIA assistiamo con preoccupazione alla crescente ondata di criminalizzazione di chi salva vite umane e di razzismo istituzionalizzato e chiediamo che sia posto fine al sequestro della nave di Proactiva Open Arms e le sia permesso di riprendere la sua attività a beneficio di chi cerca una vita migliore in condizioni sempre più disperate.

    Comunicato di solidarietà con Proactiva Open Arms

    Ancora una volta la procura di Catania attacca il lavoro delle organizzazioni umanitarie con il pretesto del traffico di esseri umani, ma la magistratura (e i governi della UE) dovrebbe sapere fin troppo bene che il traffico nasce quando c’è repressione. Curiosamente, si invoca ipocritamente quest’argomento per legalizzare le droghe o la prostituzione, ma nessuno se lo ricorda mai quando si tratta dell’attività più naturale del mondo: spostarsi quando la vita nel proprio paese di origine diventa impossibile.
    Da anni ormai abbiamo sotto gli occhi quel che interessa davvero alla “Fortezza Europa”: impedire l’entrata dei migranti, in un’escalation continua di inumanità e di violazioni del diritto internazionale e dei diritti umani più elementari. Abbiamo visto sottoscrivere accordi con paesi noti per la loro mancanza di rispetto dei diritti umani, come la Turchia e la Libia, al preciso scopo di tenere lontani migranti e rifugiati. Abbiamo visto il governo italiano mandare una missione militare in Niger per questo stesso motivo. Oggi non sarebbe più di “ buon gusto “ costruire lager in qualche paese dell’Europa occidentale, ma è quello che si chiede di fare ad alcuni paesi, pagandoli perché facciano il lavoro sporco, e si chiudono gli occhi quando se ne costruiscono in Ungheria, o quando volontari neofascisti armati fino ai denti pattugliano le frontiere dei paesi balcanici per dare la caccia ai rifugiati e a chi cerca di aiutarli. Oppure si lasciano morire i rifugiati siriani di freddo e di stenti alle porte dell’Europa, o si abbandonano a s stessi i rifugiati della “giungla” di Calais, probabilmente sperando che le intemperie ne tolgano un po’ di mezzo. Anche “ lasciar morire” è genocidio, ed è quello che la UE sta facendo.
    In questa violazione sistematica delle leggi e dei principi più elementari di umanità, chi fa scandalo e finisce indagato e processato è chi aiuta i migranti a sopravvivere o a ricongiungersi ai loro familiari: tre volontari indagati a Ventimiglia per aver dato da mangiare a migranti, le ONG che soccorrono i disperati in mare indagate per presunti legami con i trafficanti (a tuttoggi non provati), una guida alpina francese indagata per aver soccorso una donna nigeriana incinta di otto mesi a 1900 metri d’altezza in mezzo alla neve…….
    In questo caso si accusa la ONG Proactiva Open Arms di non aver riconsegnato i migranti alle autorità libiche, dato che l’accordo firmato con la UE la renderebbe automaticamente un paese sicuro, nonostante le notizie che continuano ad arrivare di detenzione dei migranti in condizioni inumane e addirittura di traffico di schiavi. Proactiva Open Arms ha fatto quello che doveva fare: cercare una destinazione sicura per le persone che aveva salvato.

    Noi di WILPF ITALIA assistiamo con preoccupazione alla crescente ondata di criminalizzazione di chi salva vite umane e di razzismo istituzionalizzato e chiediamo che sia posto fine al sequestro della nave di Proactiva Open Arms e le sia permesso di riprendere la sua attività a beneficio di chi cerca una vita migliore in condizioni sempre più disperate.

  • Daniele Barbieri

    Segnalo l’intervista (di Eleonora Camilli) a Gianfranco Schiavone dell’Asgi sulle carte del caso Open Arms: è qui http://www.redattoresociale.it/Notiziario/Articolo/571488/Migranti-se-l-Italia-coordina-i-libici-in-mare-ha-gravissime-responsabilita?UA-11580724-2

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