Un sabato ricco di idee e persone

1 – per la Palestina; 2- con Walter Rossi nel cuore; 3 – «Seminando futuro» a Cecina; 4) a Sasso Marconi si ricorda Marija Gimbutas (con un post di Maria G. Di Rienzo)

Care e cari,

sabato 27 moltissimi gli appuntamenti. Ve ne ricordo qualcuno.

1 –

MANIFESTAZIONE NAZIONALE IN SOSTEGNO E SOLIDARIETÀ AL POPOLO PALESTINESE a Roma

Questo l’appello che circola in rete.
«L’aggressione israeliana contro il popolo palestinese continua, dalla pulizia etnica del 1948, ai vari massacri di questi decenni, dal muro dell’apartheid, all’embargo illegale imposto alla striscia di Gaza con i sistematici “omicidi mirati”, per finire con il fallito tentativo di sterminio perpetuato in questi ultimi giorni sempre a Gaza causando più di 2000 morti e oltre 10.000 feriti.
Il coordinamento delle Comunità palestinesi in Italia chiede a tutte le forze politiche e sindacali e a tutte le associazioni e comitati che lavorano per la pace e la giustizia nel mondo di aderire alla manifestazione:
– per il diritto all’autodeterminazione e alla resistenza del popolo palestinese:
– per mettere fine all’occupazione militare israeliana;
– per la libertà di tutti i prigionieri politici palestinesi detenuti nelle carceri israeliane;
– per la fine dell’embargo a Gaza e la riapertura dei valichi;
– per mettere fine alla costruzione degli insediamenti nei territori palestinesi.
– per il rispetto della legalità internazionale e l’applicazione delle risoluzioni del consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite.
– per uno stato democratico laico in Palestina con Gerusalemme capitale (come sancito da molte risoluzioni dell’Onu).
– per l’attuazione del diritto al ritorno dei profughi palestinesi secondo la risoluzione 194 dell’Onu e la IV Convenzione di Ginevra.
Chiediamo a tutte le forze democratiche e progressiste di far sentire la loro voce contro ogni forma di accordi militari con Israele.
Chiediamo al governo italiano, anche in qualità di presidente del “semestre” della Ue, di adoperarsi per il riconoscimento europeo dei legittimi diritti del popolo palestinese e mettere fine alle politiche di aggressione di Israele, utilizzando anche la pressione economica e commerciale su Israele».
(Partenze in pullman da varie città. Info: comunitapalestineseitalia@gmail.com)

2 –

«Walter Rossi, memoria bene comune». Come vedete dall’immagine qui sotto, il 26 e 27 a Roma si ricorda – come ogni anno – il compagno di Lotta Continua che venne ucciso il 30 settembre 1977) a 20 anni in un agguato dei fascisti, coperto dalla polizia e rimasto impunito.

WalterRossi-settembre1014

3 –

«Seminando futuro»… Come vedete dalla locandina QUI SOTTO sabato – dalle 17 in poi – ci si incontra a Cecina e si fa festa intorno alle economie sostenibili e solidali. Il senso è quello della ripartenza, della ricostruzione: affrontare la crisi economica (e non solo) partendo dal basso, dalle buone pratiche che ognuno di noi può agire, per diventare motore di quel cambiamento per cui da anni lottiamo. Cambiamento vero che rimetta finalmente al centro dello sviluppo della società l’essere umano, la sua dignità e il bisogno di essere felici insieme. Cambiamento che parta dalle mura di casa per arrivare negli uffici, nelle scuole, nelle fabbriche, nei campi… che si trasmetta attraverso relazioni nuove e tutte/i noi siamo chiamati a costruirle per riuscire finalmente a essere individui e non individualisti, per trovare nell’altro ciò che anche noi siamo, per costruire un economia dell’inclusione, per affermare una scelta nonviolenta sempre di più prioritaria nel mondo di oggi.

27settembre

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

4 –

A Sasso Marconi (Bologna) si ricorda Marija Gimbutas

Ecco un post di Maria G. Di Rienzo (ripreso dal suo bellissimo blog «lunanuvola») che presenta l’appuntamento.

Sabato 27 settembre 2014 – ore 16

Sasso Marconi (Bologna) – Piazzetta Marija Gimbutas e Sala Atelier

– accesso da Via del Mercato e da Piazza dei Martiri -Ingresso libero

Nella piazzetta intitolata dal 2009 a Marija Gimbutas, artiste, poeti/e, gruppi di donne, rappresentanti dei «100.000 poeti per il cambiamento» si incontreranno per ricordare, con letture e canti, il suo messaggio attualissimo, intelligente e profondo.

Marija Gimbutas è mancata il 2.2.1994.

Lo stesso anno tradussi una delle sue ultime interviste (del 3.10.1992 per “Mavericks of the Mind”): sono 11 pagine e non le ho in file, così partecipo al tributo solo con un estratto del testo. Eccolo qui.

Comprendere il nostro passato potrà aiutarci, secondo te, ad affrontare i problemi di cui soffre il mondo oggi?

Marija Gimbutas: «Be’, io credo sia tempo di diventare più pacifici, più quieti, e questa filosofia (ndt. relativa alla ciclicità del tempo) è filosofia della pace, poiché intende portarci a vivere in armonia con le altre creature e con la natura stessa, dalla quale possiamo imparare a valutare le cose. Ed il sapere con certezza che sono esistite, per un lunghissimo periodo, culture che non conoscevano la guerra è importantissimo, perché la maggior parte della gente crede che le guerre “ci siano sempre state”. Ci sono ancora libri che propagandano questa falsità, assieme alla folle idea che l’agricoltura e la guerra siano nate nello stesso momento. Essi dicono che quando i villaggi cominciarono ad ingrandirsi la “proprietà” andava difesa, ma questo è puro nonsenso. La proprietà che le genti della Dea conoscevano era comune, era “comunismo” nel senso migliore del termine, qualcosa che non abbiamo mai visto nel 20° secolo. E credevano si fosse uguali anche nella morte, oltre che nella vita: questa loro idea mi piace moltissimo, non hai alcuna necessità di diventare re o regina perché le tue ossa siano assemblate e mischiate alle altre… (ride)».

 

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