«Usciamo dalla camera a gas»: verso la …

verso la manifestazione nazionale del 12 aprile a Ravenna.Tutti gli eventi di preparazione.

di Manuela Foschi

«Non c’è più tempo» è questa la frase simbolo e sintesi di tutti gli interventi della conferenza stampa per la manifestazione nazionale di Ravenna «Usciamo dalla camera a gas» contro le fonti fossili che si terrà nel pomeriggio di sabato 12 aprile. Una data scelta per la concomitanza a Ravenna con la Conferenza Omc Med Energy dove si ritrovano i massimi esponenti dell’energia fossile nazionale e mondiale.

Come sostiene Margherita Venturi, docente di chimica e presidente di Energia per l’Italia: «Siamo un gruppo di scienziati il cui obiettivo è divulgare la conoscenza. Ci occupiamo di riscaldamento climatico e vogliamo dirvi che non c’è più tempo. La transizione energetica è l’unico modo per contrastarlo e ridurre i disastri che ne conseguono come le recenti alluvioni che sono l’effetto diretto dell’uso indiscriminato dei combustibili fossili. Le alternative sono solo acqua, sole e vento. Si parla ad esempio della energia nucleare come integrazione alle energie rinnovabili ma non è vero. Se non sono gli scienziati a dover governare un Paese dovrebbero per lo meno essere ascoltati dalla classe politica, cosa che non è accaduta con il governo attuale, ma nemmeno con quelli precedenti. Vorrei dirvi che il pianeta sarà diverso ma sopravviverà invece il genere umano non si salverà senza veloci e drastici cambiamenti».

Pippo Tadolini del Coordinamento per il clima Fuori dal Fossile: «Sono necessarie iniziative coraggiose per Uscire dalla camera a Gas e gli incontri organizzati dal 3 al 14 aprile saranno l’occasione per ascoltare le opinioni di scienziati ed esperti nazionali e internazionali sulle energie rinnovabili. Vogliamo diffondere conoscenza, ma soprattutto sfatare le false notizie che il mondo politico porta avanti».

Corrado Oddi è il rappresentante di RECA, la rete con più di 80 comitati e associazioni emiliano-romagnole che si occupano di ambiente e inquinamento: «Sosteniamo questa manifestazione e queste iniziative perché è evidente che né il governo regionale né quello nazionale hanno alcuna intenzione di uscire dal Fossile e che Ravenna in questo momento con il rigassificatore, il gasdotto e l’impianto di stoccaggio di CO2 è l’emblema di una finta transizione ecologica. Questa è la situazione: le nostre proposte alla Regione E-R su acqua, energia e rifiuti non sono state nemmeno esaminate e non vediamo nessuna volontà politica in questo senso. I dati dicono che in Italia il fabbisogno di gas non è più un’emergenza e queste opere sono inutili. La triste verità è che l’economia del fossile serve alla guerra. Gli 800 miliardi della Ue per il riarmo vanno proprio in quella direzione: Fossile e Nucleare per soddisfare i bisogni della guerra e dei Data Center dell’Intelligenza Artificiale, divoratori di energia elettrica».

Paola Fagioli di Legambiente conferma questa impostazione: «Occorre coinvolgere tutti per una transizione ecologica giusta. Il Rigassificatore non abbasserà le bollette dei cittadini e delle aziende come era stato promesso. I dati dicono che oggi il costo della energia rinnovabile è inferiore a quella proveniente dalle fonti fossili. In Spagna dove il governo sta investendo sulle rinnovabili si stanno abbassando le bollette dei cittadini. Il governo mente quando parla di energia nucleare perché non è pronta, si tratta di sole sperimentazioni. L’unica possibilità per una svolta a breve sono le rinnovabili e stiamo attendendo che la Regione Emilia-Romagna approvi il Decreto delle Aree Idonee sperando che inizi questa svolta, non come ha fatto la Sardegna che ha approvato il decreto ma ha reso indisponibile gran parte del suo territorio».

«C’è chi crede nell’energia rinnovabile come le tante imprese private che hanno partecipato al Natural Expo di Rimini del mese scorso» afferma Giusi Maestri, che insieme ad altre cittadine e cittadini ravennati ha dato vita alla Comunità Energetica Rinnovabile Sostenibile di Ravenna (cersra.it): «Organizziamo incontri per far conoscere la verità sugli impianti fotovoltaici e le auto elettriche e confutare tutte le fake news che circolano a riguardo».

Hanno partecipato anche Claudia Lanzillotti del Comitato Salviamo gli Alberi di Cesena, l’Associazione movimenti ambientalisti e non solo, e la Casa delle donne di Ravenna.

Sono tanti gli appuntamenti e le azioni nella città ravennate, organizzati dal Collettivo Mangrovie e End Fossil Unibo a partire da giovedì 3 aprile alle ore 20.30 alla Sala Ragazzini con «Non c’è più tempo. Adesso bisogna fare sul serio»: relatori Vincenzo Balzani (Università di Bologna) e Elena Gerbizza (ricercatrice e ReCommon).

Il metano ogni volta che brucia produce polveri molto più sottili rispetto a petrolio e carbone, quindi è un Gas Serra pericolosissimo per la salute e l’ambiente. E nei gasdotti come in un rigassificatore in attività la dispersione è continua. Perché investire in energia che ci fa male ed è ambientalmente ed economicamente insostenibile? Pensare al futuro significa creare fin da ora un altro mondo fatto di auto, case e aziende che funzionano grazie alle energie rinnovabili che ci permetteranno di vivere in armonia con l’ambiente. La politica ha una grande responsabilità affinché ciò avvenga.

Le adesioni per la manifestazione del 12 aprile vanno indirizzate qui:

fuoridalfossile.coordravenna@gmail.com

 

Redazione
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2 commenti

  • Giuseppe Tadolini

    Il Convegno (o controconvegno, come alcune persone lo chiamano, dato che si contrappone al convegno OMC che si apre fra due giorni a Ravenna) è partito benissimo, con sale affollate e parecchie facce nuove, di persone che fino ad oggi non facevano parte della nostra “platea” abituale.
    Il 3 aprile con Vincenzo Balzani ed Elena Gerebizza, e il 5 aprile con Federico Butera e Margherita Venturi, si è lavorato soprattutto sul tema delle false soluzioni che il mondo oil&gas e gran parte del mondo politico propongono per avviare la transizione ecologica, quella che vorrebbero loro (e che farebbe il bene solo dei loro profitti), non certo quella necessaria e che vogliono tutte e tutti coloro che si stanno battendo.
    Un grazie particolare alle ragazze del collettivo Mangrovie, che stanno accompagnando e rafforzando con i loro eventi lo svolgimento del nostro programma. Prossimo appuntamento martedi 8 ore 20,30 a Ravenna, sempre in Sala Ragazzini (l’ipotesi di tenerlo a Cervia è stata abbandonata per sopravvenuti ostacoli organizzativi) con Ugo Biggeri e Simone D’Alessandro, pere parlare dei costi della transizione e dei costri del non volerala fare.

  • EXTINCTION REBELLION comunica che questa mattina diversi attivisti, in coda per entrare alla OMC Med Energy di Ravenna, hanno animato l’attesa con gag e giocoleria, sostenendo di aver pieno diritto, come pagliacci, di partecipare alla fiera del greenwashing.
    Obiettivo della originale protesta le aziende del fossile che partecipano alla conferenza, tra cui Eni, Snam, TotalEnergies e Shell. I principali responsabili dell’aggravarsi della crisi ecoclimatica, negli ultimi mesi, infatti i hanno fatto marcia indietro sui loro impegni riguardo la decarbonizzazione.
    ENI, il colosso italiano del gas e del petrolio, che sul suo sito enfatizza il proprio impegno green, impegna il 60% del suo portafoglio aziendale nella produzione di gas.
    Qui il comunicato stampa con foto e video: https://drive.google.com/drive/folders/14gahtYaOuRW3HYrXzK1D4Ew5Lt9Ez7uH?usp=sharing

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