Vanishing Point (Punto Zero) – Richard C. Sarafian*

visto e rivisto da Francesco Masala

L’ULTIMO SPETTACOLO: una mini-serie per recuperare un po’ di grandi film

alla sceneggiatura ha lavorato anche Guillermo Cabrera Infante, «un film plastico e metafisico che corre dritto come il suo protagonista», lo definì Alberto Moravia (da qui).

all’inizio non capivo dove andava a parare, piano piano il film si è arricchito di elementi che poi hanno fatto crescere la mia attenzione e partecipazione.

è un film unico, è una fuga da tutto, un film molto radicale, non troppe parole, ma chiarissime.

Kowalski è un eroe, senza volerlo essere, non (si) riconosce in niente, e niente riesce a trattenerlo

un piccolo grande film, un film unico, da non perdere

https://markx7.blogspot.it/2014/03/vanishing-point-punto-zero-richard-c.html

 

*può capitare che qualcuno voglia recuperare qualche film dimenticato, o quasi, ma non sa quali, o non se li ricorda; parlare di grandi film dimenticati è un esercizio di memoria.

si chiede scusa in anticipo se qualche volta verrà citato più di un film, ma un film buono tira l’altro.

redaz
una teoria che mi pare interessante, quella della confederazione delle anime. Mi racconti questa teoria, disse Pereira. Ebbene, disse il dottor Cardoso, credere di essere 'uno' che fa parte a sé, staccato dalla incommensurabile pluralità dei propri io, rappresenta un'illusione, peraltro ingenua, di un'unica anima di tradizione cristiana, il dottor Ribot e il dottor Janet vedono la personalità come una confederazione di varie anime, perché noi abbiamo varie anime dentro di noi, nevvero, una confederazione che si pone sotto il controllo di un io egemone.

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