Via dei ladri – Mathias Énard

Lakhdar, il protagonista, ama la letteratura, la poesia, gli piacciono i romanzi di Izzo e Manchette, si innamora di una studentessa di Barcellona, insomma un ragazzo come si deve.

solo che

è marocchino, di Tangeri, come Ibn Battuta (grande viaggiatore, qui), e come lui è curioso, e i casi della vita lo portano in Spagna.

mathiasEnard

nel libro si incontrano la fame, gli indignados, l’amore, il terrorismo, il viaggio, e la violenza, sempre lì, una presenza sullo sfondo.

un libro che non annoia mai, da non perdere.

inizia così:

Gli uomini sono cani, si strusciano fra loro nella miseria, si rotolano nella sporcizia e non sanno come uscirne, passano le giornate stesi nella polvere e leccarsi il pelo e il sesso, pronti a tutti per il pezzo di carne e l’osso marcio che qualcuno vorrà gettargli, e io sono come un loro un essere umano quindi un rifiuto immondo schiavo degli istinti, un cane, un cane che morde quando ha paura e cerca le carezze.

 

redaz
una teoria che mi pare interessante, quella della confederazione delle anime. Mi racconti questa teoria, disse Pereira. Ebbene, disse il dottor Cardoso, credere di essere 'uno' che fa parte a sé, staccato dalla incommensurabile pluralità dei propri io, rappresenta un'illusione, peraltro ingenua, di un'unica anima di tradizione cristiana, il dottor Ribot e il dottor Janet vedono la personalità come una confederazione di varie anime, perché noi abbiamo varie anime dentro di noi, nevvero, una confederazione che si pone sotto il controllo di un io egemone.

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