Viola Desmond, «la Rosa Parks del Canada»

di Giovanna Fronteddu

Il 31 maggio scade il concorso – indetto dagli attuali proprietari del teatro dove accade “il fattaccio” – per commemorare la protesta in una serie di opere d’arte.

Lo studio legale che ha acquistato lo storico edificio del Roseland Theatre a New Glasgow, ha chiesto agli artisti di tutto il Canada atlantico di presentare lavori ispirati a Viola Desmond, che nel 1946 rifiutò di lasciare il suo posto nella sezione riservata ai bianchi: http://www.cbc.ca/news/canada/nova-scotia/roseland-theatre-new-glasgow-viola-desmond-art-contest-1.4560928

Viola Irene Desmond (nata Davis) fu imprenditrice e attivista per i diritti. Era nata il 6 luglio 1914 a Halifax, è morta il 7 febbraio 1965 a New York.

Il 31 maggio 2018 scade il concorso indetto dagli attuali proprietari del Roseland Teatre a News Glasgow, in Canada, per ricordare la piccola, grande battaglia di Viola Desmond che nel 1946 (nove anni prima della famosa protesta, negli Usa, di Rosa Parks contro la segregazione nei bus) sfidando la segregazione razziale rifiutò di lasciare il suo posto nella sezione riservata ai bianchi.

Viola Desmond entrò nella storia l’8 novembre 1946, quando rifiutò di sedersi nella sezione del balcone – dove ci si aspettava che andassero “i neri” – del Roseland Theatre di New Glasgow. Desmond, estetista e imprenditrice nera di Halifax, fu trascinata fuori dal teatro da un poliziotto bianco e costretta a passare la notte in prigione. Il giorno dopo fu portata davanti a un giudice e accusata di non aver pagato l’intera tassa di intrattenimento addebitata sui biglietti (la differenza era pari a un centesimo). L’imposta era una falsa pista: il vero motivo per cui Viola Desmond venne arrestata era che aveva insistito per sedersi nella sezione “solo-bianchi” del piano principale del cinema. In effetti, il cassiere si era rifiutato, dicendo: «Mi dispiace, ma non mi è permesso di vendere biglietti al piano di sotto a persone come voi».

In tribunale fu accusata di frodare il governo provinciale, in base al suo presunto rifiuto di pagare la tassa di un centesimo, cioè la differenza tra il prezzo del biglietto al piano di sopra e al piano di sotto. A nulla valse la sua affermazione che era disposta a pagare la differenza ma non aveva potuto farlo. Il giudice la condannò a pagare una multa di 26 dollari. Durante il processo non fu garantita a Viola nessuna informazione e neppure la presenza di un avvocato.

In nessun punto di quel procedimento si fa riferimento alla questione della razza. Tuttavia era chiaro che il vero reato di Viola fu violare la regola implicita che le persone nere dovevano sedersi sui sedili del balcone, segregati dai bianchi.

Quando Viola tornò a Halifax decise di cercare un avvocato e opporsi alla condanna. Una parte della comunità nera raccolse i fondi e sostenne le sue richieste per porre fine alle pratiche di segregazione. Purtroppo Viola perse il suo appello: la Corte Suprema rifiutò di considerare il caso un problema di giustizia razziale. 

Il nome di Viola Desmond non è molto conosciuto. Sino a qualche anno fa, non lo era nemmeno in Canada. Ma la sua storia è tornata fuori per sostenere le ipotesi sulla storia di un Canada libero dalla schiavitù e dalla segregazione “legale” ma intriso di razzismo. Decenni dopo grazie agli sforzi di sua sorella (Wanda Robson) la storia di Viola venne portata all’attenzione del pubblico.

Il 15 aprile 2010 a Viola Desmond è stato concesso il perdono gratuito dal tenente vicegovernatore della Nuova Scozia Mavann Francis durante una cerimonia ad Halifax. Il perdono, accompagnato da una dichiarazione pubblica e dalle scuse del premier Darrel Dexter, ha riconosciuto che la condanna della Desmond fu un errore giudiziario e che le accuse non avrebbero mai dovuto essere avanzate.

Il suo nome è ora apparso su un traghetto passeggeri e la sua faccia su un francobollo canadese. 

Il governo canadese aveva deciso due anni fa di dedicare nel 2018 a Viola Desmond la banconota da 10 dollari. E la Banca del Canada, a marzo, l’ha consegnato in anteprima alla sorella Wanda Robson.

https://www.cbsnews.com/news/viola-desmond-canadas-rosa-parks-story-sister-wanda-robson/

http://www.thecanadianencyclopedia.ca/en/article/viola-desmond/

https://video.corriere.it/momento-cui-73enne-canadese-vede-la-prima-volta-sorella-attivista-banconota-10-dollari/843776be-2447-11e8-b2c3-299181c36e1d

https://en.wikipedia.org/wiki/Viola_Desmond

MA COSA SONO LE «SCOR-DATE»? NOTA PER CHI CAPITASSE QUI SOLTANTO ADESSO.

Per «scor-data» qui in “bottega” si intende il rimando a una persona o a un evento che il pensiero dominante e l’ignoranza che l’accompagna deformano, rammentano “a rovescio” o cancellano; a volte i temi possono essere più leggeri ché ogni tanto sorridere non fa male, anzi. Ovviamente assai diversi gli stili e le scelte per raccontare; a volte post brevi e magari solo un titolo, una citazione, una foto, un disegno. Comunque un gran lavoro. E si può fare meglio, specie se il nostro “collettivo di lavoro” si allargherà. Vi sentite chiamate/i “in causa”? Proprio così, questo è un bando di arruolamento nel nostro disarmato esercituccio. Grazie in anticipo a chi collaborerà, commenterà, linkerà, correggerà i nostri errori sempre possibili, segnalerà qualcun/qualcosa … o anche solo ci leggerà.

La redazione – abbastanza ballerina – della bottega

 

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