Violenza, stupri, guerre

Puntata 115 di «Ci manca(va) un Venerdì»: Fabrizio Melodia – detto Astrofilosofo – fra l’altro si chiede se sia la repressione, la droga-merce o la paura di perdere briciole di potere (o tutto questo insieme?) a rendere i maschi ancora più violenti

«Se l’energia e gli impulsi naturali vengono repressi per troppo tempo, diventano violenza. È naturale che ciò che è tenuto sotto pressione sfoci nella violenza per reazione. Una persona che è stata repressa troppo duramente prova un piacere immenso in quegli sfoghi violenti. Sono esplosioni rare e brevissime. E alla lunga ti rendono infatuato della violenza»: così affermò Jim Morrison, che di istinti e di repressioni ne visse sulla pelle nella sua breve vita.

La violenza (a partire da quella di genere?) potrebbe essere anche una conseguenza della società troppo tecnologica e altamente repressiva, dove gli istinti vengono incanalati verso l’acquisto delle merci… o la sofferenza di non averne. La società tecnocratica-mercimaniacale per continuare a vendere deve continuamente accendere il desiderio nelle persone, soprattutto i maschi che continuano a detenere il maggior potere economico e sociale.

E’ necessario, nel mondo dell’opulenza, che il desiderio traini l’acquisto. Sembra averlo compreso Nichi Vendola: «La libertà dello stupro… che vige nei codici quotidiani ordinari della tv, che impera in tutte le pubblicità, che impera nelle trasmissioni d’intrattenimento domenicale, che impera in tutte le mattine e nei pomeriggi. La libertà di marchiare come se fosse un prosciutto il sedere di una donna il cui corpo denudato viene tenuto in un angolo di uno studio televisivo che pare abitato da un pubblico di sadomaso-deficienti!».

Sadomaso-deficienti sembra una definizione assai azzeccata per inquadrare tutti quei potenziali clienti che sbavano dinanzi a un I-Pad oppure alle grazie del “manichino” femminile a due gambe vestita/firmata, la cui sola bellezza rende tale ogni possibile trasmissione televisiva.

Non è stupro anche il semplice mettere in vetrina un corpo per vendere meglio o per alzare gli indici d’ascolto?

E le donne? Non potrebbero esse stesse volere vedere un bell’uomo mezzo nudo e desiderabile per rifarsi gli occhi? O questo è un terreno pericoloso per realizzare la “parità” al ribasso, cioè al mercato?

Alexander DeLarge, interpretato dall’inquietante Malcolm McDowell nel film «Arancia Meccanica» di Stanley Kubrick, cantilenava: «Oh deliziosa delizia e incanto. Era piacere impiacentito e divenuto carne. Come piume di un raro metallo spumato, o come vino d’argento versato in nave spaziale. Addio forza di gravità, mentre slusciavo… quali visioni incantevoli!».

Visioni e desideri sono gli ingredienti con cui la Società dell’Opulente Mercato Globale tiene in religiosa adorazione i propri adepti, che spesso non trascurano di lasciarsi andare alla (in)sana pratica dell’ultraviolenza, magari imbevuti di “latte+” rinforzato alla mescalina, molto più efficace del viagra.

A questo pullulare di forza ma soprattutto di Potere, con la P maiuscola, si oppone la filosofa Michela Marzano: «Quanto più la donna cerca di affermarsi come uguale in dignità, valore e diritti all’uomo, tanto più l’uomo reagisce in modo violento. La paura di perdere anche solo alcune briciole di potere lo rende volgare, aggressivo, violento. […] Si tratta di uomini che non accettano l’autonomia femminile e che, spesso per debolezza, vogliono controllare la donna e sottometterla al proprio volere. Talvolta sono insicuri e hanno poca fiducia in se stessi, ma, invece di cercare di capire cosa esattamente non vada bene nella propria vita, accusano le donne e le considerano responsabili dei propri fallimenti. Progressivamente, trasformano la vita della donna in un incubo. E, quando la donna cerca di rifarsi la vita con un altro, la cercano, la minacciano, la picchiano, talvolta l’uccidono. Paradossalmente, molti di questi delitti passionali non sono altro che il sintomo del “declino dell’impero patriarcale”. Come se la violenza fosse l’unico modo per sventare la minaccia della perdita. Per continuare a mantenere un controllo sulla donna. Per ridurla a mero oggetto di possesso. Ma quando la persona che si ama non è altro che un oggetto, non solo il mondo relazionale diventa un inferno, ma anche l’amore si dissolve e sparisce».

Parole durissime alle quali Eve Ensler – nota soprattutto per «I monologhi della vagina» e aver promosso la campagna One Billion Risingdona anche maggior forza, così: «Lei ha usato l’espressione stupro “legittimo” come se esistesse anche lo stupro “illegittimo”. Cercherò di spiegarle l’effetto che ha sulle menti, cuori e anime dei milioni di donne che vengono stuprate su questo pianeta. È una forma di stupro reiterato. Il presupposto alla base della sua affermazione è che non ci si deve fidare delle donne e delle loro esperienze. Che la loro comprensione di cosa è lo stupro deve essere stabilita da un’autorità superiore, più qualificata. Così facendo vengono delegittimati, minati e sminuiti l’orrore, l’invasività, la profanazione che hanno sperimentato. Questo le fa sentire sole e impotenti tanto quando si sentivano al momento dello stupro». O come direbbe Angelina Jolie: «Lo stupro è un’arma di guerra, un atto di aggressione e un crimine contro l’umanità».

LA “BOTTEGA” SEGNALA ANCHE QUESTI POST SU “COMUNE INFO”

NON CI FERMEREMO CORTEO NAZIONALE “NON UNA DI MENO”

PIANO FEMMINISTA CONTRO LA VIOLENZA MASCHILE SULLE DONNE

NON UNA DI MENO E LA NOSTRA RIVOLUZIONE LEA MELANDRI

IL POTERE DELLE PICCOLE COSE NANA NYARKO BOATENG

UNA LUCIDA FOLLIA. RAGIONARE SULL’AMORE L.M.

VI CREDEREMO PAOLA DEL ZOPPO

RAGAZZE, IMPARATE A DISOBBEDIRE MANUELA SALVI

MA QUALE GELOSIA, RAPTUS E TRAGEDIA… M.D.R.

A OTE’, FATTE CURA’, DAMME RETTA” GAJA CENCIARELLLI

CON IL SANGUE COME INCHIOSTRO MARIA GALINDO

 

L'astrofilosofo
Fabrizio Melodia,
Laureato in filosofia a Cà Foscari con una tesi di laurea su Star Trek, si dice che abbia perso qualche rotella nel teletrasporto ma non si ricorda in quale. Scrive poesie, racconti, articoli e chi più ne ha più ne metta. Ha il cervello bacato del Dottor Who e la saggezza filosofica di Spock. E' il solo, unico, brevettato, Astrofilosofo di quartiere periferico extragalattico, per gli amici... Fabry.

Un commento

  • Al sistema fa comodo, anzi gli è necessario avere qualcuno sul quale sccaricare le frustrazioni che produce. Non fosse altro che per questo è impensabile affrontare con serietà oggi il problema della violenza di genere.

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