Vittorio Curtoni non è più tra noi

di Mauro Antonio Miglieruolo

Interrompo il lungo silenzio, causato da una fastidiosa malattia, che mi ostacola tutt’ora, per dare l’estremo saluto a uno dei più importanti personaggi della Fantascienza italiana: Vittorio Curtoni. Il 4 ottobre è venuto a mancare per una improvvisa crisi cardiaca.
Negli ultimi due o tre anni con Vittorio avevo ripreso i contatti, purtroppo solo telefonicamente. Erano bastate poche telefonate però per andare di là dal solito che si stabilisce tra gli addetti ai lavori. Di là della stima, era emersa la possibilità dell’amicizia. Più per merito delle verve di Vittorio, devo ammettere, che per mia personale iniziativa. Allegro e pieno di iniziativa, era riuscito a sorprendermi scherzando anche sugli aspetti più umilianti degli esami clinici che chi ha attraversato lo stesso calvario conosce molto bene. Che io stesso conosco molto bene, anche se per motivi meno gravi dei suoi.
Devo molto a quest’uomo (nonché al suo socio Montanari). Dopo Lino Aldani, venuto anche lui a mancare di recente, è stato il personaggio che più ha contribuito alla mia carriera di scrittore. E’ a lui infatti che devo la pubblicazione di “Come Ladro di Notte”, romanzo che mi ha lanciato sulla scena della fantascienza italiana. Ed è ancora per merito suo se ho avuto la possibilità di venire a conoscenza della nuova generazioni di scrittori che in America, negli anni ’60-’70, hanno rinnovato la Fantascienza e tanto influenzato le mie concezioni sulla stessa.
Questo omaggio è dunque anzitutto un riconoscimento per il ruolo che ha avuto nella mia evoluzione personale.
Per i tipi di Delos Books, Vittorio aveva appena completato il libro “Bianco su nero”, del quale mi aveva parlato con un certo entusiasmo. Era il segno, per lui, della rinascita dopo la grave malattia. Il segno di una creatività che temeva spenta. Di una vita intellettuale che ricominciava.Spero che molti, come io ho intenzione di fare, decideranno di leggerlo.

ripreso da http://miglieruolo.wordpress.com/

Miglieruolo
Mauro Antonio Miglieruolo (o anche Migliaruolo), nato a Grotteria (Reggio Calabria) il 10 aprile 1942 (in verità il 6), in un paese morente del tutto simile a un reperto abitativo extraterrestre abbandonato dai suoi abitanti. Scrivo fantascienza anche per ritornarvi. Nostalgia di un mondo che non è più? Forse. Forse tutta la fantascienza nasce dalla sofferenza per tale nostalgia. A meno che non si tratti di timore. Timore di perdere aderenza con un mondo che sembra svanire e che a breve potrebbe non essere più.

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