Wislawa Szymborska: «Innocenza»
83esimo appuntamento con “la cicala del sabato” (*)
INNOCENZA
Concepita su un materasso di capelli umani.
Gerda. Erika. Forse Margarete.
Non sa, davvero non ne sa nulla.
Questo genere di notizie non è adatto
Né a essere trasmesso, né ricevuto.
Le Erinni greche sono troppo giuste.
La loro esagerazione da uccello oggi ci irriterebbe.
Irma. Brigitta. Forse Frederike.
Ha ventidue anni o poco più.
Conosce le tre lingue straniere necessarie nei viaggi.
La ditta in cui lavora consiglia per l’esportazione
i migliori materassi solo di fibre sintetiche.
Le esportazioni avvicinano i popoli.
Berta. Ulrike. Forse Hildegarde.
Bella, no, ma alta e sottile.
Guance, collo, seni, cosce, ventre
ora in pieno rigoglio e nello splendore del nuovo.
Gioiosamente scalza sulle spiagge d’Europa
scioglie i capelli chiari, lunghi fino alle ginocchia.
Sconsiglio di tagliarli – le ha detto il parrucchiere –
tagliati, non ricresceranno mai più così rigogliosi.
Mi creda.
E’ una cosa verificata
tausend- und tausendmal.
[da «Uno spasso», traduzione di Pietro Marchesani]
L’immagine – trovata in rete – è ripresa da «tropismi.it»
(*) Ricordo che qui, il sabato, regna “cicala”: libraia militante e molto altro, codesta cicala da 15 anni invia ad amiche/amici per 3 o 4 giorni alla settimana i versi che le piacciono; immaginate che gioia far tardi la sera oppure risvegliarsi al mattino trovando una poesia. Abbiamo raggiunto uno storico accordo: lei sceglie ogni settimana fra le ultime poesie inviate quella da regalare alla “bottega” e io posto. Perciò ci rivediamo qui fra 7 giorni. Se poi a Natale e Capodanno la cicala vorrà riposarsi un pochino… mbeh, io che c’entro? [db]
Grande poetessa. Vibrante capolavoro suoi versi sulle cartine geografiche.