Wislawa Szymborska: «Le quattro del mattino»
151esimo appuntamento con “la cicala del sabato” (*)
Le quattro del mattino
Ora dalla notte al giorno.
Ora da un fianco all’altro.
Ora per i trentenni.
Ora rassettata per il canto dei galli.
Ora in cui la terra ci rinnega.
Ora in cui il vento soffia dalle stelle spente.
Ora del chissà-se-resterà-qualcosa-di-noi.
Ora vuota.
Sorda, vana.
Fondo di ogni altra ora.
Nessuno sta bene alle quattro del mattino.
Se le formiche stanno bene alle quattro del mattino
– le nostre congratulazioni. E che arrivino le cinque,
se dobbiamo vivere ancora.
[da «Appello allo yeti», traduzione di Pietro Marchesani]
(*) Qui, il sabato, regna “cicala”: libraia militante e molto altro, codesta cicala da oltre 15 anni invia ad amiche/amici per 5 giorni alla settimana i versi che le piacciono; immaginate che gioia far tardi la sera oppure risvegliarsi al mattino trovando una poesia. Abbiamo raggiunto uno storico accordo: lei sceglie ogni settimana fra le ultime poesie inviate quella da regalare alla “bottega” e io posto. Perciò ci rivediamo qui fra 7 giorni. [db]