Zuana – 3
Altri versi di Giovanna De Carli
Tutto il lontano
Cosa mi dà la felicità, dottore?
Tutto quello che è laggiù
tutto il lontano
tutto ciò che danza piano
qualcosa che dondola al vento
il silenzio
il calore.
L’aria infuocata dell’estate
il non rumore
una tenda bianca al sole
l’ombra dopo la luce
il mare in lontananza
il luccichio della vita
smorzato dalla distanza.
Non so distinguere una forsizia da una ginestra
eppure sono sette mesi che vivo con questo giardino
mistero verde fuori dalla finestra
oggi sono uscita per vedere i fiori fiorire
e ho scoperto che le calle callano in aprile.
Mangiano le farfalle?
E se sì, mangiano puntuali a mezzodì?
oppure ubriache di fiore in fiore
non si accorgono del passare delle ore?
Ma possono mangiare?
O il farlo le farebbe precipitare?
E cosa mangiano: un po’ di zucchero a velo,
il profumo di un melo?
Più facilmente niente:
non si può mangiar volando.
C’è il rischio di macchiarsi sul colletto
proprio dove l’azzurro sfuma nel violetto
Si muove lenta, col vento,
una tenda nella finestra socchiusa
per tutto quello che non ha
questo ritmo e questo garbo
dio dovrebbe chiederci scusa
(*) Grazie a una “spacciatrice” autorizzata sono in grado di assicuravi anche oggi alcune poesie (poche: ahimè e ahinoi) di Giovanna De Carli che per me dall’inizio è inspiegabilmente – neanche la conosco di persona – e irreversibilmente Zuana. (db)