Il Nemico

di Miguel Martinez (ripreso da kelebeklerblog.com)

Qualcuno vuole lo sterminio degli italiani.

Non lo dico io, lo dice un ex-ministro, un consigliere del governo attuale, un laureato in fisica figlio di un docente di fisica.

Innumerevoli anni fa, restai fulminato leggendo un editoriale di Furio Colombo su La Stampa. Dove raccontava di una chiacchierata in taxi a New York con il conducente, pakistano, che gli faceva allegramente la lista dei Suoi Nemici – gli indiani e gli induisti in generale, gli afghani, gli iraniani e non mi ricordo chi altro.

Il conducente chiede a Colombo, “e voi italiani, quali sono i vostri nemici?

Colombo esita un attimo, poi dice, “ma veramente, noi italiani non abbiamo nemici!

Il conducente sorride e dice, “ma non faccia il diplomatico, tutti i popoli hanno dei nemici!

Questo dialogo mi è venuto in mente ieri, leggendo del discorso che Roberto Cingolani, amministratore delegato di Leonardo, già ministro della Transizione Ecologica, ha tenuto durante un evento dal fantastico nome di Michelangelo The Security Dome. Cinque secoli fa, l’Europa (intesa come Sacro Romano Impero e Papa nientemeno) decise di riportare la Legalità Internazionale a Firenze, e per evitare che gli Europei buttassero giù il campanile di San Miniato, Michelangelo creò una specie di impacco di balle di lana, solo che non sapeva ancora parlare in inglese e quindi non credo che l’abbia chiamato “security dome”.

Il signor Cingolani è un imprenditore di successo, in un settore di punta, quello della transizione ecologica: cioè della trasformazione di corpi sani in cadaveri, di edifici in rovine – l’unico settore dell’economia mondiale che per il Protocollo di Kyoto e l’Accordo di Parigi è esente da qualunque obbligo di salvaguardia ambientale.

Il signor Cingolani, a differenza di Furio Colombo, ha le idee chiare sui Nemici degli Italiani:

Nel suo discorso, Cingolani ha ricordato come “la pace va difesa, ma ha un costo, non è gratuita”. Se in futuro “il discorso diventasse serio, quello che temono i servizi segreti, dovremo essere pronti a proteggere i nostri paesi, lo standard della vita occidentale”, ha proseguito il manager di Leonardo. Che a un certo punto ha virato su toni apocalittici: secondo Cingolani l’Occidente dovrà unire le forze per realizzare delle tecnologie adeguate, “sennò ci sterminano”. Il motivo? L’assenza di scrupoli del nemico. “Noi abbiamo ancora dei vincoli etici che vogliamo rispettare e non sacrificheremo mai mille giovani al giorno – ha dichiarato l’amministratore delegato di Leonardo – mentre i nostri avversari se ne fregano”. Dunque, conclude Cingolani, “se noi intendiamo rispettare le regole di etica della civiltà occidentale, noi dobbiamo mettere su queste tecnologie, sennò ci sterminano“.

I Nemici dell’Italia, quindi, ci vogliono sterminare. Se non sappiamo pronunciare la لغة الضاد o dire ö o sapere chi fu עֲמָלֵק‎, saremo del gatto, come si dice da noi.

Perché Loro, il Nemico senza Nome, sono nati in un luogo diverso da noi e ha una genetica diversa dalla nostra.

Il signor Cingolani ha avuto la fortuna di nascere a Bari, dove c’è tutta gente perbene.

Quindi a differenza dei Nostri Nemici, nel Dna gli hanno messo i vincoli etici.

Che gli Altri, che hanno un diverso Dna, non hanno. Se ne fregano.

Per cui sarebbe ora che li sterminassimo, noi.

Così restano solo quelli che hanno i vincoli etici, no?

da qui

 

 

redaz
una teoria che mi pare interessante, quella della confederazione delle anime. Mi racconti questa teoria, disse Pereira. Ebbene, disse il dottor Cardoso, credere di essere 'uno' che fa parte a sé, staccato dalla incommensurabile pluralità dei propri io, rappresenta un'illusione, peraltro ingenua, di un'unica anima di tradizione cristiana, il dottor Ribot e il dottor Janet vedono la personalità come una confederazione di varie anime, perché noi abbiamo varie anime dentro di noi, nevvero, una confederazione che si pone sotto il controllo di un io egemone.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *