Haidar Al-Gazali: «24/03/2024» a Gaza
Appuntamento con “la cicala del sabato” (*) e notizie su un libro importante: «Il loro grido è la mia voce» (**)
E il dolore
non lascia un affamato
che raccoglie chicchi di riso
dalla terra.
Ricorda come ha raccolto i resti di suo figlio affamato
in una borsa.
(da «Il loro grido è la mia voce», traduzione di Nabil Bey Salameh)
(*) Qui, il sabato, regna “cicala”: libraia militante e molto altro, Cicala invia ad amiche/amici per 5 giorni alla settimana i versi che le piacciono. Abbiamo raggiunto un accordo: lei sceglie ogni settimana i versi da regalare alla “bottega”. Perciò ci rivediamo qui fra 7 giorni.
(**) Haidar Al-Gazali, 20 anni, di sè ha scritto: «Un essere normale, un palestinese normale, un abitante di Gaza normale, che vive un genocidio da un anno». In «Il loro grido è la mia voce: poesie da Gaza» – 144 pagine per 12 euri – ci sono alcune sue poesie. Il libro, pubblicato da Fazi, è stato curato da Antonio Bocchinfuso, Mario Soldaini e Leonardo Testi, con la prefazione di Ilan Pappè e gli interventi di Susan Abulhawa e Chris Hedges, E’ anche un’iniziativa concreta di solidarietà con la popolazione palestinese: per ogni copia vendita l’editore darà 5 euri a EMERGENCY «per le sue attività di assistenza sanitaria nella Striscia di Gaza». Del libro riparleremo, per vari motivi fra cui la notizia che un gruppo di musicisti emiliano-romagnoli sta scrivendo le partiture per un concerto che userà come cerniera alcune di queste poesie.
Poesia terribilmente meravigliosa.