A Perdas crapìas per la Palestina

MANIFESTAZIONE PER LA PALESTINA IN CIMA AL GENNARGENTU

riprendiamo il comunicato dei promotori con foto e video della manifestazione. Nicola Giua per Cobas Scuola Sardegna da Qui

Domenica 31 AGOSTO 2025 abbiamo aderito e partecipato ad una numerosa marcia di solidarietà che partendo dalle pendici del Gennargentu (Passo di Tascusì), è arrivata a Perdas Crapìas (Punta la Marmora). 

L’arrivo in cima

La condizione di estrema angoscia nella quale si svolge ormai da due anni la nostra vita quotidiana è vissuta da tutti noi come l’unico modo di “restare umani”: l’angoscia.

Nel terribile mutismo delle istituzioni e quindi nella totale passività della politica a ciò deputata, non ci resta altro che la mobilitazione visibile delle coscienze, e del nostro privilegio di non avere corpi straziati. 

Portiamo i nostri corpi, unendo visibilmente e amorevolmente le nostre coscienze, sulla vetta della montagna sarda.

La manifestazione è stata intesa come una mobilitazione di persone, prima che di sigle politiche o entità associative, che comunque sono state tutte benvenute.

In termini più strettamente politici e diplomatici, stiamo assistendo da qualche settimana a un curioso fenomeno, come di lampi che paiono squarciare il buio: dopo due anni (o dopo cento anni) di oscuramento della vicenda palestinese, compaiono brevi e clamorosi annunci di riconoscimento di uno Stato di Palestina, nella formula astratta di “Due popoli, due stati”. 

Come noto la formula è consunta e uno Stato senza territorio resta una chimera; si tratta quindi di lampi illusori, che comunque hanno il merito di squarciare l’oscuramento perdurante da cento anni.

Nel concreto, una concretizzazione del proposito di uno Stato di Palestina, sotto garanzia stretta delle Nazioni Unite, potrebbe favorire per il medio periodo l’unica risoluzione umanamente auspicabile: la realizzazione di uno stato binazionale, con una Costituzione che garantisca, con il diritto al ritorno dei profughi, piena uguaglianza di diritti per tutti gli abitanti della regione, a prescindere dalle specifiche appartenenze di etnia e di religione.

Fino a quando questo esito non verrà raggiunto, il ripudio della guerra e la sospensione di ogni collaborazione militare e di ogni fornitura di armamento è un obbligo tassativo prescritto dalla Costituzione, benchè disdetto dalla reale politica del Governo.

LA SARDEGNA PER LA PALESTINA:

AL GENNARGENTU con la Global Sumud Flotilla

 

Palestina: comitato di solidarietà

Tonara – Sorgono – Ardauli

 

Redazione
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