Novità nel gioco del Monopoli

di Francesco Masala

Da quando l’amico di Epstein, il presidente Trump, ha deciso che la storia non è altro che una questione immobiliare, i manuali di storia negli Stati Uniti d’America spiegheranno finalmente che le grandi e bellissime città degli USA, dell’Australia, di Israele, dell’America Latina non sarebbero state costruite dagli indigeni che non hanno mai avuto gli spiriti animali immobiliari del capitalismo. I genocidi sono stati dolorosi, ma necessari, per lo sviluppo e la grandezza delle città.

La società proprietaria del Monopoli ha deciso di cambiare il gioco (che già è un gioco immobiliare) ridefinendo le caselle.

Nella versione Italiana, per chi non si ricorda, ci sono le seguenti strade, dove comprare e vendere:

Vicolo Corto, Vicolo Stretto, Bastioni Gran Sasso, Viale Monte Rosa, Viale Vesuvio, Via Accademia, Corso Ateneo, Piazza Università, Via Verdi, Corso Raffaello, Piazza Dante, Via Marco Polo, Corso Magellano, Largo Colombo, Viale Costantino, Viale Traiano, Piazza Giulio Cesare, Via Roma, Corso Impero, Viale dei Giardini, Parco della Vittoria.

Dai prossimi mesi, nella versione internazionale, appariranno, di sicuro le seguenti caselle:

Isola di Manhattan, Piazza Indonesia, Trump Tower, Gaza Riviera, Parco dei Genocidi, Viale degli Imperi, Largo delle Remigrazioni, Vicolo dello Sterminio, e altre caselle che sono allo studio.

Resteranno le caselle In Prigione, dove verranno mandati alcuni giocatori, gli antifascisti, gli antisionisti, gli antiamericani, gli anarchici, o pro-Pal, tutti contrari alla bellezza delle città e dei grattacieli.

Sarà obbligatorio usare solo dollari USA.

Redazione
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