W il nucleare: spot di “Repubblica” per …

… per il Ministero dell’Ambiente

di Mario Agostinelli (*)

La Repubblica del 15 luglio ha pubblicato un disarmante spot pro atomo che non vale soltanto per il carico di inesattezze riportate, quanto per lo sponsor che l’ha promosso: nientemeno che il Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica. Prosegue così un’inquietante pratica del governo Meloni: superare le disposizioni di legge in vigore disegnando un futuro sulla base dei desiderata dell’esecutivo senza alcun riscontro nelle istituzioni preposte, in disprezzo del Parlamento e del Paese.

Veniamo all’accattivante sottotitolo dell’inserto citato: “Italia e atomo: il futuro è ora”. Niente di più ingannevole per i lettori e di più denunciabile forse anche ai tribunali competenti, che non possono che fare riferimento ai referendum del 1987 e 2011 che impediscono la costruzione sul territorio nazionale di nuovi impianti nucleari. A dire di Vito De Ceglia (che firma l’inserto del giornale), si tratterebbe di una nuova mirabolante generazione di reattori (SMR e AMR) capaci “di chiudere il ciclo del combustibile in un’ottica di economia circolare”. Una tecnologia – quella di questi piccoli reattori – già confutata su questo blog con argomentazioni e valutazioni ampiamente illustrate. Una soluzione, invece, spacciata qui per “sostenibile” sulla base di una “neutralità tecnologica focalizzata sulle scelte degli obiettivi da conseguire, piuttosto che sui mezzi tecnologici per raggiungerli”. L’atomo acquisterebbe così nuova vita attraverso una sua cospicua ed auspicata realizzazione nell’aggiornamento del PNIE dove “compare per la prima volta un’ipotesi di scenario di produzione da fonte nucleare, con una copertura potenziale tra l’11% e il 22% della domanda elettrica al 2050”. A suffragio di tanta ipotesi c’è perfino – continua l’inserto reso accattivante come un brand – un disegno di legge delega – che il Parlamento non ha mai visto – che “disciplina l’intero ciclo di vita del nucleare: dalla ricerca alla costruzione degli impianti, fino allo smantellamento e alla gestione dei rifiuti”.

(*) l’articolo è ripreso dal blog di Agostinelli su “Il fatto quotidiano”.

L’immagine – rubata al sempre ottimo Mauro Biani – è stata scelta dalla redazione della “bottega”.

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