Ah Labe!

di Daniela Pia

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Ah Labe!

La risacca stanotte si fece Amante

Aggrappata alle trecce del bosso

Conquistò il primo bastione

Spinta dalla curva dell elce

Espugnò la finestra, mesta.

Serenate imbastì, la risacca

Nenia di Alabe, canto di civetta.

Danze inscenò:

Ali di falena alla luce della luna.

Mi sorprese la risacca,

nell’amplesso con Morfeo

E si vendicò con scudisciate cobalto

Sui glutei di arenaria

Del tramezzo .

 

Daniela Pia
Sarda sono, fatta di pagine e di penna. Insegno e imparo. Cammino all' alba, in campagna, in compagnia di cani randagi. Ho superato le cinquanta primavere. Veglio e ora, come diceva Pavese :"In sostanza chiedo un letargo, un anestetico, la certezza di essere ben nascosto. Non chiedo la pace nel mondo, chiedo la mia".

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