ALBERTO NESSI .. Incanto e Disincanto della Poesia
di Sandro Sardella
Alberto Nessi nato a Mendrisio nel 1940 è il maggior poeta svizzero
di lingua italiana e nel 2016 gli è stato conferito per l’insieme della
sua opera il Gran Premio Svizzero di Letteratura ..
Poeta di grande sensibilità una scrittura di qualità di feriale intensità ..
In Alberto Nessi la poesia è un atto di incontro di preparazione
dell’inatteso nel mistero del fluire minimale quotidiano .. la sua
parola poetica è di paziente ascolto lì dove le figure si scolorano dove
i ricordi affiorano .. nell’incompiuto l’apertura a una ironica sottile
allegria di un vento vivificante ..
Una fresca elegante plaquette stampata in 67 copie manufatte da
GaEle Edizioni in Valcuvia (VA) nel gennaio 2023 ..
una preziosa raccolta .. una manciata di poesie scritte in un periodo
di malattia .. appassionatamente presentata da Mario Chiodetti .. e
con maestria pittorica accompagnata da un’opera originale del pittore
Giovanni Beluffi ..
*
Albeggia in clinica, la mente
torna a vorticare. Forse è fiorito
l’elleboro sui balconi, il denaro
nelle banche si sbianca,
avido luccio naviga sul fondo.
Albeggia in clinica
l’infermiera di Cadorago
prepara la piantana dei liquidi,
dormiva all’Hotel Federale
durante la prima ondata Covid, suo padre
coltiva riso nella pianura pavese.
Albeggia in clinica, ma attenti
qualcuno vuole ficcarci un chip nel cervello
per farci adorare il nuovo dio.
La meteo prevede tempo nebbioso.
*
Abbiamo vissuto in tono minore
all’ombra di monumenti e discorsi
con desiderio e paura di grandi gesti.
Il mondo intorno a noi
era una meteora impazzita:
qualcuno ha visto l’urogallo, qualcuno
contrabbandato armi sui sentieri alti
qualcuno si è tolto la vita.
Ma presto l’incendio s’ è spento
e ci siamo nascosti sulle colline
lontano dalle città. Solo la fuga ci restava
anche da noi stessi e dalla nostra
mediocrità. Trascurati dalla storia
continuamente in cerca di ragioni per vivere
ora ascoltiamo il rimbombo del mondo
nascosti in tane dorate
mentre fuori si muore.
*
Guardo giù in fondo dove il rosa si fone
con il grigio, c’è qualcuno che mi aspetta
ma non lo raggiungo mai.
Cos’è vivere? La sera
è un’acqua chiara
che penetra in me,
assetato.