Buon ferragosto: anche in carcere?

di Vito Totire (*)

Buon ferragosto a tutt* compresi gli esseri umani ristretti nel carcere della Dozza di Bologna

E’ caldo ma per alcuni è ancora più caldo.

Se la civiltà di un popolo è scritto sulle pareti delle carcere dobbiamo dedurre che non viviamo nel migliore dei mondo possibili.

Parliamo per esempio del carcere Dozza di Bologna.

Si dirà: è ferragosto anche a Gaza ed è vero ma con le nostre limitatissime e nergie e risorse cerchiamo di arrivare dove possiamo sperando in un futuro migliore.

La proposta immediata è semplice, la risposta sistemica richiede maggior tempo:

IL SINDACO IN QUALITA’ DI AUTORITA’ SANITARIA LOCALE – PREVIA DOVEROSA DICHIARAZIONE DI INAGIBILITA’ IGIENICO SANITARIA DEL CARCERE – ADOTTI IMMEDIATAMENTE UNA ORDINANZA CON PRESCRIZIONI FINALIZZATE ALLA BONIFICA ,

Questo msg viene inviato a chiunque abbia a cuore giustizia sociale e diritti umani.

Vito Totire, 14 agosto

QUESTO E’ UN RIASSUNTO DELLA SITUAZIONE NEL CARCERE DI BOLOGNA (**)

violazione di numerose tra le più elementari norme di igiene edilizia e di sicurezza;

l’immobile della Dozza costruito nel sito sbagliato, infestato da zanzare, scarafaggi, guano di piccione, ratti,

ingestibile dal punto di vista climatico,

privo di qualunque criterio costruttivo di bioedilizia,

è un immobile che deve essere demolito o, in alternativa, sottoposto a radicale ristrutturazione con criteri di bioedilizia;

al momento, stante la colpevole inerzia del governo in carica, è necessaria ed auspicabile una ordinanza (previa dichiarazione di inagibilità igienico-sanitaria del carcere) del sindaco di Bolognache traduca in prescrizioni da attuare entro data prossima TUTTI I “CONSIGLI”, “INVITI E SUGGERIMENTI” EMERSI DALL’ ULTIMO RAPPORTO SEMESTRALE (il primo del 2025) DELLA ASL BOLOGNESE.

Si auspica pure un nuovo sopralluogo nel mese di agosto per il monitoraggio in continuo del rischio microclima.

Non accettiamo la prassi del “doppio standards” secondo cui garanzie per la salute, diritti, norme igieniche , rispetto della dignità umana non hanno la stessa importanza a seconda del contesto.

La situazione della Dozza si configura palesemente come una condizione di trattamenti disumani e degradanti e dunque si configura come una caso di aperta violazione della Costituzione.

Lo diciamo da sempre ma più descrittivamente e dettagliatamente dal 2004.

Non ci siamo stancati né ci stancheremo di ripeterlo.

(*) Vito Totire è portavocedel centro Francesco Lorusso di Bologna

(**) In Bologna ne abbiamo scritto più volte, in particolare vedi i commenti ai rapporti semestrali della Asl.

 

Redazione
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