Calcio del futuro: veicolo di speculazioni immobiliari

Da Milano a Madrid, da Roma a Liverpool, i nuovi investimenti dei fondi nel calcio riguardano gli stadi e la speculazione immobiliare

di Luca Pisapia (*)

Secondo indiscrezioni della stampa specializzata il fondo Apollo Management L.P. acquisterà l’Atletico Madrid. L’operazione dovrebbe concludersi a gennaio, per una cifra intorno ai 2-2,5 miliardi di euro, debiti inclusi. Apollo è un fondo americano di private equity specializzato nelle acquisizioni in società in difficoltà e in titoli tossici. Un po’ come la maggior parte dei fondi che investono nella bolla del calcio europeo. Fin qui nessuna novità quindi, tutto nella norma. La novità è che l’operazione messa in piedi da Apollo, a differenza delle altre che fingono di interessarsi alle sorti delle squadre, è dichiaratamente finalizzata alla speculazione immobiliare.

Il progetto della nuova Ciudad del Deporte dell’Atletico Madrid

Il fondo di private equity Apollo ha sede a New York e gestisce asset per oltre 900 miliardi di dollari. È già entrato nello sport con diversi investimenti, anche di minoranza, nel calcio e nella Premier League. Fino a che a inizio anno è stato chiamato dall’attuale proprietà dell’Atletico Madrid per ottenere un finanziamento per il gigantesco progetto di rifacimento del centro sportivo del club. La nuova, immensa, Ciudad del Deporte che dovrebbe sorgere di fianco allo stadio Metropolitano.

Un progetto mastodontico, come raccontato da El Mundo Deportivo, che prevede la costruzione di campi da calcio, da golf e da padel; foresterie, appartamenti, uffici, negozi, cinema, alberghi, ristoranti e così via. Il tutto per una cifra intorno agli 800 milioni di euro. È qui che le cose cambiano. Il fondo Apollo a questo punto dice che non gli interessa solo finanziare il progetto di speculazione immobiliare dell’Atletico Madrid. Vuole prendersi tutto.

La novità: progetti a lungo termine e meno fretta nel restituire i dividendi

Così Apollo fa un’offerta per l’intero pacchetto dell’Atletico Madrid. O meglio, per la maggioranza delle azioni, lasciando dentro gli attuali investitori. Tra cui figura anche il fondo Ares Management Corporation, un altro fondo di private equity con investimenti nell’immobiliare e nello sport. Ma la novità dell’operazione della Ciudad del Deporte sta nel fatto che Apollo investirà nell’Atletico attraverso il suo nuovo veicolo di investimento sportivo da 5 miliardi di dollari: Apollo Sports Capital. Un veicolo di “capitale permanente” che a differenza del private equity tradizionale non ha una scadenza entro la quale deve restituire il denaro agli investitori.

La decisione del fondo di non ricorrere al debito per finanziare l’acquisizione dell’Atletico, secondo il Financial Times, ha senso per due motivi: c’è meno pressione per produrre dividendi rapidi e nessuna necessità di vendite o svendite continue. È un modello perfetto per la speculazione immobiliare. Anche se il quotidiano della City preferisce chiamarla rigenerazione urbana. Anche perché, come abbiamo visto su Valori, la nuova frontiera del guadagno nel calcio non è più quella dei diritti tv, ma del commerciale e del match day. Ricavi per cui lo stadio diventa fondamentale.

Da Milano a Roma: lo stadio come speculazione immobiliare

È da qualche anno che i fondi di private equity investono nel calcio per costruire nuovi stadi e speculazioni immobiliari annesse. Lo ha fatto in Inghilterra Clearlake Capital con il Chelsea, Knighthead Capital Management con il Birmingham, 49ers Enterprises con il Leeds. Tutti fondi d’investimento specializzati in operazioni immobiliari. Lo hanno fatto a Milano Elliott e RedBird con il Milan e Oaktree (di cui il fondo Brookfield è da diversi anni azionista di maggioranza) con l’Inter per la devastante speculazione immobiliare di San Siro, di cui abbiamo scritto a lungo su Valori. Lo hanno fatto anche i Friedkin con la Roma e con l’Evertoncome documentato dal nostro giornale.

La differenza, come fa notare appunto il Financial Times, è che la prima ondata di fondi entrata nel calcio investiva nella squadra e nel player trading, si interessava della parte commerciale e dei diritti televisivi. Mentre la seconda ondata è dichiaratamente interessata alla questione stadio. Inoltre i primi avevano per statuto il dovere di restituire agli investitori il massimo profitto nel minor tempo possibile. Mentre la novità di Apollo e Atletico Madrid, secondo il quotidiano britannico, è che apre a una nouvelle vague di fondi in cui l’investimento è più a lungo termine. E la prospettiva di guadagno più lenta, proprio perché dichiarata fin da subito come speculazione immobiliare. Un trend che avevamo previsto anche su Valori.

(*) Link all’articolo originale: https://valori.it/calcio-fondi-speculazione-immobiliare-atletico-madrid/

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