Cesena, cartelle pazze e opere d’arte inghiottite

due brevi post – e molte foto – di Davide Fabbri (*)

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   CARTELLE PAZZE DELLA TARI – TASSA RIFIUTI – SPEDITE DAL COMUNE DI CESENA. ACCERTIAMO LE RESPONSABILITA’

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Da qualche giorno lo “Sportello Facile” (?) del Comune di Cesena è pieno di cittadini incazzati perché le superfici delle abitazioni si sono gonfiate irregolarmente a dismisura. Dal 2014 la tariffa rifiuti si chiama TARI e viene riscossa direttamente dal Comune di Cesena a partire da gennaio 2016. Il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti è rimasto in carico alla holding Hera spa. Per legge tutti i costi di gestione dei rifiuti (comprese le spese per lo smaltimento e per la rimozione di rifiuto abbandonato) sono da coprire con i proventi della tariffa rifiuti. In questi giorni si assiste a file ininterrotte di cittadini infuriati per errori commessi dalle istituzioni. Cittadini che hanno ricevuto le cartelle della TARI dove le abitazioni raddoppiano di superficie, con conseguente raddoppio della tariffa da pagare. Cartelle TARI che indicano pesanti sanzioni per omessa denuncia per abitazioni note a Hera. Centinaia di persone (o più?) costrette a perdere tempo e a fare ricorso per plateali errori degli uffici pubblici. Occorre ora ovviamente accertare le responsabilità di questo caos pazzesco. Le responsabilità ricadono sul Comune o su Hera?

Nelle foto vi sono i nomi dei tanti cittadini che hanno richiesto un appuntamento a uno degli uffici preposti ai problemi inerenti alla TARI.

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OPERA D’ARTE DIVORATA DA TAVOLINI E OMBRELLONI.

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Piazza Mario Guidazzi, a due passi dal Teatro Bonci di Cesena. Un dono del Comune di Cesena ai suoi cittadini. L’opera d’arte dell’artista Adriano Bimbi – «Il musicista e i cani» – fu acquistata dalla giunta di Giordano Conti per una cifra superiore ai 50 mila euro nel maggio del duemila. Nel 2006 venne rubato uno dei due cani che compongono, insieme al suonatore di fisarmonica, la scultura stessa. Ora assistiamo alla banale degenerazione del luogo che ospita questo dono alla città: tavolini e ombrelloni si stanno divorando l’opera d’arte. Le foto sono eloquenti. Non aggiungo ulteriori commenti. Sarebbe uno spreco inutile di parole.

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(*) Davide Fabbri è blogger, ex consigliere comunale di Cesena. Lo incontrate spesso in “bottega”. Spesso… o troppo. Mi sono fatto da solo questa obiezione: perché qui in “blottega” io passo tanti post di Davide, anche se hanno perlopiù una valenza locale? Mi sono risposto così. Ci sono due motivi. Il primo: sono articoli ben scritti e documentati, non è poco di questi tempi; anzi per essere più precisi la serietà della analisi e della denuncia sembra una chimera, al tempo dell’insulto becero e della polemica sul nulla. Il secondo motivo: Davide Fabbri mostra come si dovrebbe fare l’opposizione, soprattutto dove s/governa il Pd, e come bisognerebbe lavorare – cioè “faticare” e “martellare” – per mettere al centro l’interesse collettivo; in questo senso i suoi post possono dare indicazioni utilissime anche a chi… Cesena neppure sa dov’è. (db)

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