Correte: Brown-bis è in edicola
In febbraio vi avevo avvisato (cfr Brown, più veloce della luce) – rispolverando una vecchia recensione a firma Erremme Dibbì – che Urania riproponeva «Cosmolinea B-1» di Fredric Brown e che sarebbe ovviamente seguita la seconda e conclusiva antologia dei racconti browniani, oltre 80 stavolta, ovvero «Cosmolinea B-2». Eccola infatti, da ieri, nelle edicole: la copertina banalotta nasconde 430 pagine (per 7,50 euri) scintillanti con l’introduzione di Giuseppe Lippi, la bella postfazione di Robert Bloch (scritta nel 1979) e una paginetta di «ringraziamenti e chiarimenti».
Straordinario menù: «Il vecchio, il mostro spaziale e l’asino» amato e citato quasi come «Sentinella» ma un gradino più sotto; il perturbante «E ora un messaggio dal nostro sponsor»; quella sorta di manifesto che è «Immaginatevi»; un Topolino quasi disneyano e molti altri ratti, a esempio in «Eine Kleine Nachtmusik» (scritto con Carl Onspaugh); l’esercitazione di «Tutti i colori dell’incubo»; i migliaia di volte antologizzati «Esperimento», «La risposta» e «La fine»; il dolorosissimo «L’arma»; il teologicamente squassante «Il solipsista»; una quantità di storie brevi e brevissime (qualcuna bruttina, capita anche ai più grandi) non sempre di fantascienza nonché 8 racconti scritti insieme a Mack Reynolds. A volte i traduttori italiani hanno commesso l’errore di cambiare titolo… svelando la sorpresa finale: come nel caso di «Il video ci guarda» che nell’originale era «Double standard».
Penso che lo rileggerò per l’ennesima volta e magari mi farò di nuovo sorprendere da qualcosa ma intanto volevo raccomandarvi di non farvelo sfuggire. Non solo fantascienza ma anche ogni variazione del fantastico, humor e qualche “giallo”. A proposito se nell’ambito della science fiction Brown ha scritto solo 5 romanzi lunghi nel poliziesco è stato più prolifico, anche se non tutti furono tradotti in italiano. Per bravo che fosse Brown nelle storie lunghe è soprattutto nei racconti che resta ineguagliabile. Come scrive Bloch qui «ha riversato una vita di lavoro, esperienze, allegria, saggezza, sogni a occhi aperti, onestà, immaginazione, gioia e dolore: tutto quello che dà la misura di un uomo»
Vale la pena tener d’occhio le edicole anche nei prossimi giorni: infatti Urania in maggio riproporrà sia «Lord Tyger» di Philip Farmer che «Psyconegozio» scritto a 4 tentacoli (o forse mani) da Alfred Bester e Roger Zelazny. E poi a giugno suppongo arrivi «WWW 3», il romanzo conclusivo della trilogia di Robert Saywer che i sadici di Urania hanno pubblicato con ritmo annuo.
Supponevo male: leggo che WWW3 di Robert Sawyer esce ad agosto. Sadici e afosi. (db)