Dick: umano?

Il primo a chiamarmi è mio fratello adottivo, gemello optativo, un pezzo (anima? coratella?) di me che va in giro da solo: insomma Danilo. «Hai visto il Corriere della sera chiede proprio con il tono usato da Mosè quando scende con le Tavole (non si tratta del surf ma di teologia). Per stare in tema, rispondo con tono da Noè mentre batte gli ultimi chiodi sull’arca: «E’ qualcosa che, proprio ora, meriti la mia attenzione?». Mfa-go (mio fratello adottivo, gemello optativo) risponde ermetico: «Moglie di Philip Dick, pagina 49». Tergiverso: «quale? la famosa Tessy o una delle altre?». Non mi dà scampo Danilo: «Leggi».

Passano poche ore e fioccano altre/i a segnalarmi che la/una moglie di Pkdick è sul Corsera. Amiche-i, compagne-i, conoscenti e persino uno sconosciuto (quasi lo giuro) mi interpellano in una gamma che va dal ridanciano all’inquieto con punte di «solo tu (tuuuu in versione cantata) puoi spiegare l’arcano».

Mi tocca leggere il Corsera che a parte Stella (Gianantonio) e qualche rarissima eccezione mi fa sempre cagare.

Salmodiando il vecchio canto adatto a queste occasioni – «siamo nati, nati per soffrire» – apro il Corsera e vado a pagina 49. In effetti il titolo non passa inosservato: «Ho sposato un incubo: Philip K. Dick» con l’occhiello: «Confessioni. L’autore di culto messo a nudo. Escono in Usa le memorie della terza moglie». Bla e poi bla.

Ah, è il solito pezzo scritto milioni di volte su Einstein (un nome a caso) che tradiva la moglie e dunque perchè credere alla sua teoria della relatività? E se Omero (o un altro greco che si chiamava come lui, secondo la celebre battuta) non pagò il conto all’osteria perchè dovremmo fargli “credito” noi leggendo di Elene, cavalli legnosi e tizi con il tallone a rischio? O sei autore-opera o non vale. O sei buono o sei cattivo. O sei scrittore ma anche filosofo, padre esemplare, maestro, marito devoto, sempre sobrio ecc oppure ti tolgo da tutte le biblioteche e ringrazia che ho finito i cerini per il rogo e i pompieri (una invenzione laicista dell’Illuminismo francese?) purtroppo vigilano.

Che palle.

Però visto che io amo – come scrittore – Philip Dick capisco che devo aggiungere due righe per Danilo (mfa-go) e per le altre/i che mi han detto o si preparano a dirmi: «non solo sinora nulla ci hai detto di ciò ma maaaaaaaaaaagari pensi di cavartela con qualche battutina».

Se avessi conosciuto Philip Dick e sapessi qualcosa della sua vita privata… ve lo direi.

… Se lo avessi conosciuto magari lo amerei sempre come scrittore ma lo considerei un tipaccio con cui non cenare e/o non giocare a bowling e/o (non?) condividere uno spinello o un’emozione.

Ma voi insistete…

Rimbomba il coro: «Insistiamo».

(cavolo: insistono)

Volete che io vi dica se ha ragione la terza moglie o se vuol solo fare due soldi con vecchie ripicche? Non lo soooooooooooooooooooooooo. Ripeto: non ho fatti e neppure indizi a sostegno della tesi pro-Dick o pro-terzamoglie.

Mi sono fatto l’idea, dai suoi libri, che Philip fosse un tipetto assai difficile, forse uno stronzo nella vita sentimentale. Una sua dedica a una delle mogli (furono 4 o 5? non ricordo più) mi ha sempre infastidito; era una robetta tipo «a T. che con il suo silenzio mi ha consentito di scrivere questo libro». Se era ironica non mi sembrava buona, se era una frase d’amore… a me fa venir la pelle d’oca.

Su codesto blog ho di recente scritto della mia inquietudine a ri-leggere la trilogia di Valis perchè… Dick era cascato dentro (quasi del tutto) ai suoi libri, ai suoi incubi intitolerebbe il Corsera. In alcuni romanzi e racconti – non in tutti – le donne che Dick propone sono caricature. Nel celebre «Follia per 7 clan» Gandhi viene nominato come ispiratore di mentecatti. Due volte almeno dalle sue pagine sembra uscire una qualche lode per la nefasta Coca-Cola. E via incasinando.

Insomma…

(voce da comizio) Compagne/i la linea politica di questo tipo non è chiara.

Il coro: «ooooooh».

(in crescendo) Compagne/i il suo atteggiamento verso le donne è scorretto.

Il coro: «oooooooh».

(mi avvio a concludere, ringrazio il moderatore di avermi ricordato che il tempo a mia disposizione sta per scadere)

Sul mescolarsi di incubi e desideri, di realtà e finzione, di autori-autrici e persone, ho un’altra idea. Io a esempio parlo spesso di Dick nei miei laboratori (come in una lettura teatrale che si intitola «Il tranquillo calduccio della paura») e cito volutamente due suoi racconti contraddittori. Contrapposti. O complementari? A proposito di razzismo e della definizione stessa di «umanità»: leggo prima «Le pre-persone», poi «Umano è». Come scrittore in entrambi quei racconti Dick è grandissimo. Come “filosofo” (il termine è impreciso) in uno di quei racconti Dick si oppone all’altro. O almeno io la vedo così. E ringrazio Dick anche di quelle sue laceranti contraddizioni che ha così ben spiegato nelle sue pagine (e mi spiace se nella sua vita privata non le ha risolte o magari neppure le teneva presenti…. ma è un altro discorso). Se avessi conosciuto la terza moglie le avrei dato ragione? Forse sì ma avrei continuato a leggere Dick.

Se davvero e (energia) sia uguale a m (massa) per v (velocità) al quadrato – o com’è quella roba lì – non giurerei: ma sono sicuro che se quella formuletta là è vera non dipende da moralità, egoismo, alito cattivo e persino da un atteggiamento violento o infame. Un grande autore (pittore, musicista ecc) o una grande autrice (scienziata, poetessa ecc) va discusso/a per la sua opera. Il resto …. è importantissimo ma è un altro discorso, importantissimo anche quello ma di tutt’altro tipo.

Il «coro» tace. O la mia sordità aumenta.

Posso tornare a piantar chiodi nella quasi pronta arca?

 


Redazione
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6 commenti

  • Questo è un gran pezzo, Daniele.
    Il moralismo impera, e, secondo me, detta leggi scolpite nella pietra sempre e solo per coprire vuoti di legalità positiva.
    Oggi il moralismo impera ed esce fuori solo quando non si può dare il cattivo esempio.
    Per il resto, io so che le cittadelle dei mondi popolati di santi a Dick non avrebbero mai aperto le porte. E i mondi dei santi e dei giusti nella storia sono sempre stati mondi d’incubo.
    E, infine, lui è vivo e noi siamo morti.
    zzz

  • Caro Daniele,
    a parer mio la questione non è se Dick avesse un atteggiamento più o meno corretto verso le donne, le donne in generale e quelle della sua vita in particolare. Mi sembra più “grave” che il pensiero dell’uomo Dick influenzasse troppo lo scrittore Dick. La sua creatività, che pure era grande, non riusciva a impedire che i personaggi femminili dei suoi romanzi fossero, a volte, irrigiditi in un modello negativo dotato di poche sfaccettature.
    Un’eccezione è costituita dal personaggio di Donna in “Un oscuro scrutare”, chissà, forse, se Dick avesse avuto più tempo, sarebbe riuscito a sviluppare uno sguardo differente sul genere femminile. Parlo delle opere. La vita è più complicata.
    Ciao.
    Clelia Farris

    • ovviamente ha ragione Clelia
      perciò: o mi ero spiegato male oppure il mio pensiero era incompleto. In ogni caso, grazie
      db

  • ADESSO

    QUESTO È UN COMMENTO FUORI TEMA.

    Ho appena scritto un commento sul New York Times. Non so se verrà pubblicato. Comunque. Chi è all’ascolto.

    2: chi conosce l’inglese, provate a scrivere sui media più liberi degli altri, almeno apparentemente, il New York Times, il Guardian, etc. Chiedete che facciano da megafono il più possibile, così come è stato fatto in Egitto.

    Chi tra di voi è in grado di convincere i nostri mediatori politici,

    cercate/cerchiamo di convocare uno sciopero generale a oltranza. 10 giorni, 20 giorni …

    TUTTO SI FERMA FIN QUANDO SILVIO BERLUSCONI NON SI DIMETTE.

    BASTA. BASTA. BASTA. BASTA. BASTA. BASTA. BASTA. BASTA. BASTA. BASTA. BASTA. BASTA. BASTA. BASTA. BASTA. BASTA. BASTA. BASTA. BASTA. BASTA. BASTA. BASTA. BASTA. BASTA. BASTA. BASTA. BASTA. BASTA. BASTA. BASTA. BASTA. BASTA. BASTA. BASTA. BASTA. BASTA. BASTA. BASTA. BASTA. BASTA. BASTA. BASTA. BASTA. BASTA. BASTA. BASTA. BASTA. BASTA. BASTA. BASTA. BASTA. BASTA. BASTA. BASTA. BASTA. BASTA. BASTA. BASTA. BASTA. BASTA. BASTA. BASTA. BASTA. BASTA. BASTA. BASTA. BASTA. BASTA. BASTA. BASTA. BASTA. BASTA. BASTA. BASTA. BASTA. BASTA. BASTA. BASTA. BASTA. BASTA. BASTA. BASTA. BASTA. BASTA. BASTA. BASTA. BASTA. BASTA. BASTA. BASTA. BASTA. BASTA. BASTA. BASTA. BASTA. BASTA. BASTA. BASTA. BASTA. BASTA. BASTA. BASTA. BASTA. BASTA. BASTA. BASTA. BASTA. BASTA. BASTA. BASTA. BASTA. BASTA. BASTA. BASTA. BASTA.

  • SI PROCLAMI / PROCLAMIAMO
    UNO SCIOPERO GENERALE
    A OLTRANZA
    OVUNQUE
    E LA SI FA FINITA

    ADESSO.

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